Rasa al suolo l'ex Base Nato di Cima Grappa: «In linea con il programma»

Lunedì 22 Novembre 2021 di Gabriele Zanchin
Lavori per abbattere la Base Nato a Cima Grappa
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PIEVE DEL GRAPPA - Dell’ex Base Nato di Cima Grappa è rimasta solo l’ombra: ora si procede con la seconda fase.

Sta andando secondo programma l’operazione di abbattimento dell’ex Base Nato di Cima Grappa a cura del 2. Reggimento Genio Guastatori dell’esercito. I lavori iniziati il 26 ottobre prevedevano una decina di giorni lavorativi necessari all’abbattimento e una seconda fase di una ventina di giorni per lo smaltimento di tutto il materiale. I tempi della prima fase sono stati rispettati e i lavori di demolizione sono proseguiti senza particolari problemi fino a lunedì scorso quando il lavoro è stato completato. In questi giorni hanno lavorato incessantemente due escavatori muniti di “pinze” che hanno ”azzannato” il rudere fino ad abbatterlo completamente.


L’ABBATTIMENTO
Inoltre si è proceduto all’abbattimento dell’antenna e ora si stanno abbattendo anche alcune “casematte” sparse nell’area. Il tutto con l’assistenza di un getto d’acqua continuo per contenere le polveri. In questi giorni si sta completando l’opera “di terra” abbattendo anche quei pezzi di muro rimasti in piedi in modo da riportare come in origine il piano terra come da progetto. «La seconda fase -aveva spiegato il generale Gualtiero Mario De Cicco, commissario generale per le Onoranze ai caduti del Ministero della Difesa- prevede ora il recupero di tutto il materiale accumulato e lo smaltimento. Questa seconda fase dovrebbe durare una ventina di giorni, tempo atmosferico permettendo. Si punta alla conclusione per la fine di novembre, primi giorni di dicembre».


ULTIMO SFORZO
Già, il materiale recuperato. Si tratta di un bel cumulo di cemento armato come spiega il colonnello Gianpaolo Franchi, responsabile dei lavori sempre presente in cima Grappa. «Si tratta di 4 mila metri cubi di materiale da smaltire visto che l’edificio era di 22 metri per 14. Ma prima dovrà essere “macinato” con un apposito macchinario. Anche questo un lavoro importante e delicato dopo il quale sarà ripristinato il piano montagna originario». Non a caso in questi giorni è stato portato sul posto anche l’imponente macchinario che servirà a frammentare tutti i pezzi in cemento armato e renderlo materiale inerte pronto per essere trasportato a valle da una ditta privata. Mentre i lavori continuano, continua anche il flusso di turisti e curiosi: «Gente che arriva ce n’è sempre -spiega Giacomo Coletto il gestore del Rifugio Bassano- comunque grazie anche al bel tempo i lavori stanno procedendo spediti. Neve? Al momento no, ma sicuramente fra poco arriverà. Speriamo che almeno lasci terminare questa operazione». In realtà i giorni disponibili si contano sulle dita di una mano: freddo e maltempo sono ormai alle porte e già questa settimana, soprattutto nella sua seconda parte, potrebbero fare la loro comparsa.
 

Ultimo aggiornamento: 15:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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