Treviso nel 2023 limite a 30 chilometri orari. Il sindaco Mario Conte: «Non siamo la Caracas che descrive De Nardi»

Mercoledì 11 Gennaio 2023 di Paolo Calia
Mario Conte verso il voto descrive i progetti per Treviso

TREVISO - Il 2023 sarà l'anno dei 30 chilometri orari in tutta la città dentro le mura, non solo nel put interno. «Lo studio è finito, il progetto è pronto. È questione di attendere due o tre mesi per preparare cartellonistica e segnaletica», precisa il sindaco Mario Conte. E sarà anche l'anno dei cantieri: ex Macello, ex caserma Salsa, la nuova biblioteca all'ex Gil e, entro fine anno, i primi interventi di restauro delle Mura.
Sindaco, partiamo dalla città a 30 chilometri orari.
«Stiamo lavorando da tempo a questo progetto, adesso è pronto. Entro pochi mesi, tempo di ultimare gli ultimi dettagli pratici, ci sarà il limite dei 30 chilometri orari non appena si entra dentro le Mura».
Anche l'amministrazione Manildo aveva introdotto i 30 orari...
«La giunta Manildo introdusse i limite solo sul put interno. Noi invece lo facciamo in tutte le strade dentro le Mura. La finalità è chiara: aumentare la sicurezza per pedoni e ciclisti e disincentivare l'ingresso delle auto».
Perché funzioni serviranno dei controlli.
«Ci saranno e saranno articolati. Stiamo preparando la nuova segnaletica da posizionare agli ingressi cittadini».
Il tema introduce alla pedonalizzazione. L'Ascom propone una chiusura del centro a fisarmonica: a seconda dei giorni della settimana, dei periodi dell'anno.
«È il nostro modello. Una pedonalizzazione fatta su misura. Il rapporto con i commercianti è ottimo e il loro contributo allo sviluppo del centro evidente. La pedonalizzazione può essere estesa o ridotta a seconda della giornata della settimana, così come avviene adesso solo al sabato ma che può essere replicato anche in altri giorni».
Per la pedonalizzazione servono strutture e servizi.
«Quello che stiamo facendo, per esempio, con la rete delle piste ciclabili in via di definizione. L'ultimo progetto approvato riguarda i collegamenti tra i quartieri di San paolo, San Liberale e Monigo. E poi i 15 milioni per cambiare la flotta di autobus».
Ne parla spesso di questi 15 milioni, ma ancora i nuovi bus non si vedono.
«Stiamo facendo le gare, prenderemo mezzi ecologici, ibridi. Per la fine del mandato inizieremo a vederli in giro».
Il park Vittoria?
«È centrale per la nostra pedonalizzazione. Il 2023 sarà l'anno dell'accordo finale con Parcheggi Italia, del progetto esecutivo e dell'appalto. I lavori potrebbero iniziare nei primi mesi del 2024».
Che 2023 sarà?
«Sarà l'anno dei cantieri. Col Pnrr sono arrivati 98 milioni di euro che adesso devono essere concretizzati in opere. I cittadini ne hanno sentito parlare ormai troppo, è ora di mettere a terra, come si dice, questi finanziamenti».
Da cosa si parte?
«Dal recupero dell'ex caserma Salsa, forse il progetto che più rappresenta la nostra amministrazione perché nasce con noi. Noi siamo riusciti ad ottenere l'ex caserma, altri ci hanno provato inutilmente. E poi racchiude la creazione di un bosco urbano, la costruzione di strutture sportive e per la cultura, di uno studentato per gli studenti universitari. Quindi: ambiente, sport, cultura, giovani. In una parola sola: sociale».
Sull'ambiente la sua amministrazione è sempre molto criticata.
«Critica chi non vuole vedere. In Europa invece ci premiano per le nostre scelte. A fine gennaio, massimo primi di febbraio, partirà la bonifica dell'ex discarica di via Orsenigo: il più grande recupero ambientale mai fatto in città».
Il suo probabile avversario Giorgio De Nardi la critica per la sicurezza della città.
«La città che descrive De Nardi pare Caracas, con tutto il rispetto. Non è una grande dichiarazione d'affetto per la città. I dati ci dicono che Treviso è la provincia e la città più sicura del Veneto. Lo dicono prefetto e forze dell'ordine. Che ringrazio sempre».
 

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