Pozzato alla "festa del ciclismo" del Panathlon: «La crono del Prosecco ridisegnerà la classifica»

Mercoledì 30 Settembre 2020 di Tina Ruggeri
Pozzato alla "festa del ciclismo" del Panathlon: «La crono del Prosecco ridisegnerà la classifica»
«Non sarà una cronometro decisiva come quella del Tour de France che ha permesso a Pogacar di strappare sul filo di lana la maglia gialla a Roglic, ma servirà a sparigliare la classifica e rimettere in fila la top ten del Giro d'Italia». Così Filippo Pozzato è intervenuto lunedì sera 28 settembre alla conviviale del Panathlon del distretto di Treviso presieduto da Andrea Vidotti, parlando della cronometro del Giro d'Italia, la Conegliano-Valdobbiadene che si correrà il 17 ottobre. Si è trattato della prima cena post lockdown del Panathlon e come serata a tema il ciclismo e il campionato italiano di ciclismo professionisti organizzato il 23 agosto scorso tra Marostica e Cittadella da Filippo Pozzato e Jhonny Moletta. Ciclismo, territorio e turismo. Questa la nuova formula sulla quale si sono concentrati gli interventi della serata. L'ex tricolore Pozzato ha raccolto la sfida del campionato italiano che dovrebbe concretizzarsi già dal prossimo anno in una appuntamento fisso per i professionisti, riproponendo una sorta di Giro del Veneto che manca da troppi anni nella nostra regione e in particolare nella Marca. Il tracciato sarà lo stesso della prova ferragostana con il giro delle città murate, toccando Marostica, Cittadella, Castelfranco e Asolo, per far conoscere le nostre zone collinari e attirare turisti e appassionati delle due ruote. Moreno Argentin e Silvio Martinello hanno sottolieato l'importanza della valorizzazione del nostro territorio che si presta alla perfezione al cicloturismo e all'agonismo. E poi si è tornati nuovamente a parlare di Giro d'Italia. La corsa rosa, edizione 103, scatterà sabato da Palermo. Una lunga risalita, da Sud a Nord. Durante gli interventi, Argentin, ex iridato di Colorado Springs 1986, ha sollevato dei dubbi: «Gestire un Giro d'Italia che parte dal caldo e arriva al Nord quando a fine ottobre le montagne saranno già ricoperte di neve non sarà semplice. Temo che l'ultima settimana sarà tutta un piano B. Ma speriamo che i corridori possano arrivare a Milano». Se domenica scorsa, sul tracciato svizzero che avrebbe dovuto ospitare il mondiale, trasferito poi a Imola, nevicava abbondantemente, e già a Livigno sabato scorso erano attivi gli spazzaneve (ricordiamo che una tappa arriverà sullo Stelvio) c'è effettivamente da domandarsi come sarà questo finale di corsa rosa. «Siamo pronti a tutto - ha ammesso Angelo Striuli che al Gido si occupa degli arrivi -. E il maltempo è uno dei rischi che si intravvedono all'orizzonte. Speriamo comunque di poter correre la crono del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene tanto attesa dal nostro territorio. E soprattutto che non piova come qualche anno fa, quando si partì da Treviso e si arrivò nel comune patrimonio dell'Unesco. In questo Giro poi le norme anticovid saranno strettissime col rischio di tenere lontano tifosi e appassionati».
Tina Ruggeri
© riproduzione riservata
Ultimo aggiornamento: 22:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci