Farmacista contagiata a Castelfranco: iniziano gli screening sui colleghi

Lunedì 20 Aprile 2020
Farmacisti in prima linea
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CASTELFRANCO - Prima farmacista contagiata dal nuovo coronavirus nella Marca. E’ accaduto nella zona di Castelfranco. La dottoressa non presenta sintomi. Adesso è in isolamento obbligatorio a casa. Non è chiaro come sia stata colpita dal Covid-19. Ormai è sempre più difficile definire i collegamenti epidemiologici. L’ipotesi, però, è che possa essere stata contagiata in ambito familiare. Fatto sta che la farmacista ha dovuto rispettare la quarantena obbligatoria a casa. Potrà tornare al lavoro solo alla fine dell’isolamento di almeno due settimane, a patto che il doppio tampone di controllo, eseguito a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, dia esito negativo, confermando la scomparsa del virus. In caso contrario, si prolungherà la quarantena di un altra settimana.

IL PIANO
Proprio in questi giorni l’Usl della Marca sta definendo il programma di screening per il coronavirus dedicato alle farmacie. Si sta formando l’elenco delle persone da controllare. Per ora ci si concentrerà solo sui farmacisti. In un secondo momento si valuterà se allargare l’indagine anche alle persone che lavorano con altre mansioni all’interno delle stesse farmacie. I controlli partiranno nei primi giorni di maggio. Verranno eseguiti con il sistema “drive through”, lo stesso adottato per fare il test ai medici di famiglia e ai pediatri con ambulatori nel territorio. I farmacisti, in sostanza, raggiungeranno a bordo della propria auto i punti indicati dall’azienda sanitaria, tra Treviso, Castelfranco e Conegliano, e qui si sottoporranno al tampone attraverso il finestrino abbassato. L’esito verrà comunicato ai diretti interessati via mail. «Siamo in attesa dell’avvio dei controlli – conferma Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite – a livello generale è stata data l’indicazione di cominciare dai farmacisti. Sono le persone più esposte, Chi ha altre mansioni all’interno delle farmacie non dovrebbe avere contatti diretti con i clienti.

LE CATEGORIE
La divisione per categorie ha come unico fine quello di rendere l’organizzazione più sostenibile». Anche Federfarma di Treviso, guidata dal presidente Nicola Marson, ha scritto ai propri associati chiedendo di inviare entro domani l’elenco dei farmacisti in servizio, escludendo altri addetti e le persone assenti per maternità o per altri motivi. La differenziazione tra i ruoli non ha mancato di creare qualche polemica. «E’ pur vero che il farmacista è a più diretto contatto con gli utenti che vengono necessariamente ad acquistare i medicinali – sottolinea un’addetta – ma non dimentichiamoci che anche gli addetti e le addette alla vendita sono a vario titolo in relazione con la clientela e con gli stessi farmacisti, ragion per cui chiunque può contagiarsi vicendevolmente. Il virus colpisce indistintamente chiunque». Si vedrà in un secondo momento. Intanto è stato portato a termine lo screening eseguito sui medici di famiglia e sui pediatri di libera scelta. Il dato è pressoché definitivo: è stato testato oltre il 97 per cento dei 623 dottori in servizio nel territorio trevigiano. Sono 13 quelli risultati positivi al coronavirus. E anche per loro è iniziato il periodo di quarantena a casa.
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