App per salvare i "casoini" creata in cassa integrazione

Mercoledì 22 Aprile 2020 di Denis Barea
L'IDEA Il servizio è già operativo
TREVISO Si chiama Beeasap.com, il logo è una piccola ape ma l’idea è grande: salvare le piccole aziende italiane, le piccolissime realtà commerciali come i panifici, le gelaterie, i negozi di alimentari, di vicinato e i fruttivendoli che sono la spina dorsale della nostra realtà imprenditoriale, dal fallimento. Come? Mettendo a disposizione una piattaforma gratuita per permettere alle piccolissime realtà italiane che non hanno alcuna esperienza con il web di rendere disponibili tutti i loro prodotti. E tutto gratis. L’idea di proiettare i casolini nel firmamento dell’e-commerce è venuta a Marco Giusto e Tommaso Zandinella, il primo web developer e grafico di Preganziol, il secondo marketing consultant bassanese e social editor di una nota agenzia, entrambi in cassa integrazione.
 
«Siamo due ragazzi per così dire nativi digitali - spiega Giusto - che hanno sempre lavorato nel web e che da 5 anni condividono l’ufficio nel reparto marketing di una azienda con sede a Bassano che si occupa di programmi alimentari personalizzati. Nonostante il difficile momento l’azienda per cui lavoriamo sta combattendo come molte altre in Italia per cercare di mantenere il posto di lavoro a tutti i suoi dipendenti e da qui è venuta l’ispirazione: mettere a disposizione le nostre competenze, energie e il tempo libero per aiutare a titolo gratuito le piccole imprese in difficoltà, quelli che non possono permettersi un reparto web organizzato. Ho lavorato 15 ore, di notte, all’applicazione e siamo online da ieri pomeriggio». 

LE OPPORTUNITÀ
«I clienti - continua Giusto - possono scegliere tra tutti i prodotti venduti dal negoziante e prenotare la spesa da casa, trovandola già pronta nel punto vendita all’ora da loro scelta, o riceverla a domicilio pagando però al momento della consegna. Un messaggio sul telefonino dell’esercente lo avviserà di ogni nuovo ordine ricevuto». L’obiettivo di Beeasap.com è aumentare le vendite in tempi di riduzione dei rapporti sociali che, spiega Giusto «non sono essenziali ma in questo modo si fidelizza la propria clientela. In queste settimane abbiamo assistito in Italia a una esplosione dell’utilizzo del web, che ha permesso a tutti noi di comunicare e sentirci meno soli e ai più fortunati di continuare a lavorare. In questo momento tuttavia la rete sta segnando anche la fine di molte piccole realtà che non potendo organizzare la loro presenza online restano di fatto isolate e chiuse. Ma il web è semplicità e inclusione e questa nostra piattaforma regalata a tutte le piccole attività produttive ne è la dimostrazione. Abbiamo pensato a una soluzione semplice che permetta a tutti di essere presenti online e restare collegati ai loro clienti, abbattendo le barriere che spesso il costo di un commercio elettronico rappresenta per i piccoli negozi». L’idea di utilizzare le api? «Ci è venuta perché sono piccole, ma collaborando assieme creano strutture immense».

LA VETRINA
In mezzo a tanti che ci hanno visto l’affare l’idea di fondo è quella di continuare a offrire il servizio gratuitamente. «Molte di queste attività - continua Marco Giusto - vivono un situazione drammatica. Potremmo chiedere mille euro per il servizio ma la nostra finalità è un’altra e cioè mettere tutti nelle condizioni di trovare uno spazio per continuare a offrire servizi che, soprattutto nei piccoli paesi, sono essenziali. E’ un a iniziativa di sopravvivenza, nel tentativo di salvaguardare tanti piccoli negozi che altrimenti, perso il rapporto personale, corrono il rischio di vedere evaporare la clientela e scomparire». Ora sul sito Beeasap.com è possibile lasciare il proprio contatto per prenotarsi e appena la piattaforma sarà online si sarà contattati per tutte le informazioni necessarie a partecipare.
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