​Crescono i contagi nelle case di riposo: nuova ondata, anziani a rischio

Mercoledì 9 Settembre 2020 di Mauro Favaro
Crescono i contagi nelle case di riposo: nuova ondata, anziani a rischio
TREVISO Il coronavirus spaventa le case di riposo. I centri per anziani sono tornati a contare complessivamente 77 persone contagiate: 56 ospiti e 21 operatori. Il focolaio più grande è quello esploso nel centro Villa Tomasi di Spresiano, dove si sono già contati tre decessi di anziani risultati positivi al Covid-19. Attualmente si concentra qui il 75% dei contagi registrati nelle case di riposo trevigiane. Gli ultimi screening hanno evidenziato un ulteriore allargamento del focolaio. Nella struttura di Spresiano il coronavirus è arrivato a colpire 58 persone: 43 anziani e 15 operatori. 

LE MISURE DI CONTENIMENTO
La Prealpina Srl, la società che gestisce il centro, ha preso tutte le precauzioni del caso, in collaborazione con l'Usl, riservando due nuclei autonomi all'isolamento degli ospiti positivi. Mentre gli operatori contagiati sono in isolamento domiciliare. Quello di Spresiano è il più grande ma non l'unico focolaio in corso nelle case di riposo. Nel centro Civitas Vitae di Vedelago si contano 9 anziani contagiati dal Covid-19. Si è poi allungata anche la scia di contagi emersa nel centro Opera Immacolata di Lourdes di Conegliano, gestita dalla Fondazione Sant'Augusta onlus. Nemmeno una settimana fa era stata confermata la positività di due anziane di 90 e 95 anni. Adesso i contagi sono saliti a 7: tre anziani e quattro operatori. Di seguito, c'è un anziano positivo nella casa di riposo Villa Vittoria di San Polo di Piave. E in altre due strutture è emersa la positività di un operatore: uno nella Tre Carpini di Maserada e uno nella Domenico Sartor di Castelfranco. A livello generale nella Marca oggi ci sono 975 persone che stanno combattendo contro l'infezione da coronavirus (un 60enne originario della Macedonia è in Terapia intensiva a Treviso e altri 23 pazienti sono ricoverati nei reparti ordinari). In questa situazione per quanto riguarda le case di riposo è fondamentale il lavoro dei medici coordinatori delle strutture. 

CAMBI AL VERTICE
Proprio sotto questo aspetto, la settimana scorsa c'è stata una staffetta al Gris di Mogliano. Alla fine di agosto Paolo Da Lio ha chiesto di essere sollevato dall'incarico di medico coordinatore. Al suo posto l'Usl ha nominato Stefania Volpato. Per le altre strutture l'azienda sanitaria ha confermato le scelte fatte dopo la prima ondata del coronavirus: Maria Rosa Munari per l'Israa, casa del clero, casa di riposo Suore Francescane, istituto canossiano Bakhita e il pensionato San Vincenzo de Paoli di Treviso; Claudio Gisabella per Villa d'Argento di Silea, Cosulich di Casale, il centro residenziale per anziani di Roncade, Casamia di Casier e Santa Maria de' Zairo di Zero Branco; Chiara De Marchi per Villa delle Magnolie di Monastier, Villa Tomasi di Spresiano, Tre Carpini di Maserada, Casa Marani di Villorba, Paese e Povegliano; Giovanni Cinti per la residenza per anziani Rao e l'Oic di Oderzo, Tomitano e Boccassin di Motta, Rusalen di Meduna, la casa di riposo di Ponte di Piave, Villa Vittoria di San Polo e Luigi e Augusta di Ormelle; Piera Bonato per il Cesana Malanotti di Vittorio Veneto, Casa Fenzi e Opera Immacolata di Lourdes di Conegliano; Marzia Valeri per De Lozzo Da Dalto di San Pietro di Feletto, F.lli Mozzetti di Vazzola e Divina Provvidenza di Santa Lucia di Piave; Irene De Ronch per per la sede di San Vendemiano del Cesana Malanotti, Villa Bianca di Tarzo, San Pio X di Cordignano e Casa Amica di Fregona; Valerio Benori per Padre Pio di Tarzo, la casa per anziani di Pieve di Soligo, Bon Bozzolla di Farra, istituto Botteselle di Col San Martino e la rsa San Giuseppe di Follina; Francesco Lombardo per il Sartor di Castelfranco, Opere Pie d'Onigo di Pederobba, l'Oic di Vedelago, Guizzo Marseille di Selva e l'Umberto I di Montebelluna; Rosanna Bartolotta per Villa Fiorita di Cornuda, villa Belvedere di Crocetta, Villa Prealpina di Cavaso, Aita di Crespano, Opere Pie Riunite di Vidor e gli istituti San Gregorio di Valdobbiadene. 
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