Il sindaco Chies: «Un milione di euro per la ripartenza»

Venerdì 8 Maggio 2020 di Luca Anzanello
Le proteste dei commercianti a Conegliano
CONEGLIANO - Quasi un milione di euro per aiutare i cittadini messi in crisi dall’emergenza sanitaria e ripianare i conti del bilancio, che sempre per gli effetti del lockdown dovrà rinunciare a 550mila euro di entrate. Il sindaco Fabio Chies ha spiegato ieri sera ai capigruppo consiliari come la sua amministrazione intenda muoversi nei prossimi, importanti consigli comunali. Il primo, quello che sarà convocato probabilmente il 21 maggio (per la prima volta in modalità online), vedrà l’approvazione del bilancio consuntivo. Nella stessa occasione, o comunque entro la prima decade di giugno, verrà votata anche la variazione di bilancio «nella quale vogliamo mettere in campo tutte le risorse a nostra disposizione per la “Fase 2” dell’emergenza Covid, quella della ripartenza», afferma Chies, che ieri ha iniziato a tirare le fila dei colloqui avuti con i suoi assessori. Un autentico “salvagente” contro le minori entrate da lockdown (parcheggi, multe...) e l’emergenza sociosanitaria in atto, per la giunta, è l’avanzo di amministrazione: 1,8 milioni di euro dai quali la giunta Chies intende attingere per quasi metà dell’importo.
L'EMERGENZA
«Al momento abbiamo minori entrate accertate per 550mila euro, una somma simile a quella che avevamo preventivato – spiega il sindaco – dall’avanzo di amministrazione troveremo le risorse non solo per coprire questa cifra ma anche per creare un “fondo Covid” specifico da 300mila euro, più altri 100mila per iniziative varie. I restanti 800mila euro circa saranno utilizzati per altre opere». Chies ha già inquadrato i settori nei quali il “fondo Covid” sarà impiegato prioritariamente: «C’è naturalmente il sociale, con l’aiuto alle famiglie che si sono trovate in difficoltà economica. Grande attenzione sarà riservata al settore educativo e scolastico. Penso ai centri estivi, che riteniamo fondamentali per le famiglie. Siamo pronti ad attivarli ma dobbiamo capire in che modo organizzarli, perché se anziché un operatore ogni 10 bambini ce ne sarà richiesto uno ogni 5 ci vorranno almeno 100mila euro solo per questa voce». A proposito di famiglie e scuola, «ci sarà il rimborso del periodo non goduto da chi ha pagato lo scuolabus per i figli e verificheremo come aiutare le scuole materne paritarie». Un altro capitolo corposo sarà quello legato a commercio, turismo e attività produttive: «Stiamo studiando gli incentivi per chi ha un plateatico e dovrà ampliarlo, come ad esempio mantenere la stessa tassazione. Nei prossimi giorni entreremo nei dettagli confrontandoci anche con le associazioni di categoria», anticipa Chies.
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