Il grido d’aiuto e la caduta nel vuoto: Elio Collodel, chi è l'ex medico di base morto dopo un volo di 100 metri

L’incidente mortale durante l’escursione con un amico: «Ho sentito urlare, mi sono girato e l’ho visto precipitare»

Lunedì 20 Novembre 2023 di Maria Elena Pattaro
Elio Collodel

CONEGLIANO - Scivola giù da un sentiero dell’Altavia durante l’escursione in montagna, a Chies d’Alpago.

Grida, chiede aiuto e poi ruzzola per 100 metri davanti agli occhi dell’amico che era con lui. Quando i soccorritori lo recuperano, purtroppo non c’è più nulla da fare. È morto così Elio Collodel, 75 anni, ex medico di base a Rua di San Pietro di Feletto e dentista a Refrontolo, vittima di un tragico incidente in quota. Collodel, originario proprio di Rua, abitava a Conegliano. Era in pensione dal 2018. Esperto di montagna, socio del Cai di Conegliano da 47 anni, amava trascorrere le domeniche in montagna. Tre comunità ora ne piangono la scomparsa. Vedovo da 17 anni, lascia i due figli Sara e Matteo. Al loro dolore si stringono i tantissimi pazienti ed ex colleghi, addolorati dalla tragica morte di Elio, descritto come «un ottimo medico, un uomo mite e pacato».

IL DRAMMA

Collodel ieri stava percorrendo con un amico l’Altavia numero 7, di ritorno dal bivacco Toffolon. All’altezza del Cimon da Piai è scivolato. Erano le 14. L’amico lo precedeva sicché non si è accorto che il 75enne aveva perso l’equilibrio. Si è girato di scatto quando lo ha sentito urlare. In tempo soltanto per vederlo ruzzolare per decine di metri nel canalone. Senza poter fare niente per lui. Poi più nulla: nessun grido, nessun lamento. Con il cuore in gola l’amico ha lanciato l’sos attraverso l’app per il soccorso in montagna “GeoResQ”, che permette di chiedere aiuto inviando le proprie coordinate satellitari. Il Suem di Pieve di Cadore si è attivato subito insieme al Soccorso alpino dell’Alpago. Gli operatori, seguendo le coordinate, hanno raggiunto in elicottero il luogo in cui poco prima era precipitato l’ex medico di base, a 2mila metri di quota. L’amico era sotto choc: mentre i soccorritori si calavano nel canalone, ha continuato a sperare e a pregare che il 75enne fosse ancora vivo. Ferito, fratturato, svenuto, dolorante, ma vivo. Invece le speranze erano già finite. Dall’alto l’elisoccorso ha individuato il corpo del 75enne. Il tecnico dell’elisoccorso e il medico del Suem si sono calati con un verricello di 20 metri. E non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. La salma è stata trasportata a Pian Formosa per essere affidata al carro funebre. L’elicottero ha riportato a valle anche il compagno, sconvolto. 

IL RITRATTO

Elio era originario di Rua. Si era trasferito a Conegliano dopo la nozze con Maria Teresa, da cui aveva avuto due figli (Sara e Matteo) e a cui era legatissimo. La moglie è mancata nel 2006 ma lui, dopo 17 anni andava a trovarla quasi tutti i giorni in cimitero. «Lo conoscevo da molti anni, è stato il mio medico di famiglia fino alla pensione - lo ricorda il vice sindaco Loris Dalto -. Era un ottimo medico, sempre disponibile e attivo con i malati. Era un uomo mite e pacato, e riservato. Dopo la pensione lo trovavo alla messa alla domenica. So che faceva visita alla moglie in cimitero praticamente ogni giorno. Aveva la passione delle escursioni, questa estate era stato in Nepal a fare trekking». Anche il Cai di Conegliano lo ricorda con commozione: «Elio era socio della nostra sezione dal 1976 e ha sempre partecipato alle attività: prima nel gruppo roccia e poi con l’escursionismo. Partecipava alle gite sociali e spesso ha fatto anche da capogita. Era attivo con il gruppo di alpinismo giovanile e praticava lo sci di fondo. Era sempre sorridente e durante le gite metteva la sua professione di medico a disposizione di chiunque ne avesse bisogno. Aveva grande esperienza e dedicava tutte le sue domeniche alla montagna». Ieri il dramma. 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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