Altra stretta in arrivo: multe a chi abbassa la mascherina per fumare

Domenica 8 Novembre 2020 di Paolo Calia
Altra stretta in arrivo: multe a chi abbassa la mascherina per fumare
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TREVISO - Altra stretta in arrivo: quella sui fumatori. Abbassarsi la mascherina in pubblico, anche passeggiando per la strada, per la classica boccata non è previsto da nessuna deroga.

E, a lungo andare, questo comportamento rischia di essere multato. Lo dice chiaramente il comandante della polizia locale Andrea Gallo, che lancia un avvertimento chiaro: «Sempre più spesso i nostri agenti di pattuglia per i controlli si imbattono in persone che fumano per strada con, ovviamente, la mascherina calata. Per il momento chiudiamo un occhio, ma non sarebbe un atteggiamento consentito. Fumare significa anche buttare fuori il fumo, quindi il fiato potenzialmente contagioso. Proprio quello che non fa chi usa la mascherina. E se la curva dei contagi dovesse continuare a salire, siamo pronti a prendere provvedimenti anche contro questi comportamenti. Se uno vuole fumare all'aperto, che non è vietato, si allontana e si cerca un luogo dove non passa gente. Altrimenti rischierà di ess ere multato: la sigaretta non rientra in nessuna deroga». E la multa è la classica: 400 euro. Mai una sigaretta rischierà di risultare più cara.

IN CITTÀ Di controlli, la polizia locale, tra venerdì e ieri, ne ha fatto parecchi. Venerdì pomeriggio, oltre alla multa data all'acconciatore maschile di via Orioli per a presenza all'interno del locale di clienti e operatori senza mascherina, nella rete dei vigili ci sono finiti anche due bar: uno accanto a Sant'Agostino e uno a San Liberale. Nel primo gli agenti hanno trovato all'interno dei clienti anche dopo le 18, orario che sancisce la chiusura di tutti i pubblici esercizi. Per il locale sono scattati i canonici 400 euro di multa e l'obbligo di chiusura per cinque giorni; nel secondo, appunto a San Liberale, i clienti invece erano ancora all'interno alle 21. Anche in questo caso multa mentre, essendo recidivo, il provvedimento di chiusura lo deciderà la prefettura. Il coprifuoco invece è stato sostanzialmente rispettato: venerdì sera, dopo le 22, il flusso di auto in città si è ridotto dell'88% rispetto alla stessa fascia oraria di un normale venerdì pre divieti anti Covid: le auto contate dalle 22 alle 5 sono passate da 17mila a 7.800; 20 quelle controllate ma guidate da persone che avevano un giustificato motivo per essere in giro.

LE BANCARELLE Regole rispettate anche tra i banchi del mercato del sabato. Dodici i vigili messi a controllare, dieci in divisa e due in borghese, ma nessuna multa è stata fatta: «Abbiamo riscontrato un regolare uso della mascherina - ha sottolineato Gallo - polemiche per il traffico nel put interno all'altezza di porta San Tomaso? C'è sempre stato un nostro mezzo a vigilare, ma abbiamo preferito mettere due agenti in più in giro tra le bancarelle». 

Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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