TREVISO - Altra stretta in arrivo: quella sui fumatori. Abbassarsi la mascherina in pubblico, anche passeggiando per la strada, per la classica boccata non è previsto da nessuna deroga.
IN CITTÀ Di controlli, la polizia locale, tra venerdì e ieri, ne ha fatto parecchi. Venerdì pomeriggio, oltre alla multa data all'acconciatore maschile di via Orioli per a presenza all'interno del locale di clienti e operatori senza mascherina, nella rete dei vigili ci sono finiti anche due bar: uno accanto a Sant'Agostino e uno a San Liberale. Nel primo gli agenti hanno trovato all'interno dei clienti anche dopo le 18, orario che sancisce la chiusura di tutti i pubblici esercizi. Per il locale sono scattati i canonici 400 euro di multa e l'obbligo di chiusura per cinque giorni; nel secondo, appunto a San Liberale, i clienti invece erano ancora all'interno alle 21. Anche in questo caso multa mentre, essendo recidivo, il provvedimento di chiusura lo deciderà la prefettura. Il coprifuoco invece è stato sostanzialmente rispettato: venerdì sera, dopo le 22, il flusso di auto in città si è ridotto dell'88% rispetto alla stessa fascia oraria di un normale venerdì pre divieti anti Covid: le auto contate dalle 22 alle 5 sono passate da 17mila a 7.800; 20 quelle controllate ma guidate da persone che avevano un giustificato motivo per essere in giro.
LE BANCARELLE Regole rispettate anche tra i banchi del mercato del sabato. Dodici i vigili messi a controllare, dieci in divisa e due in borghese, ma nessuna multa è stata fatta: «Abbiamo riscontrato un regolare uso della mascherina - ha sottolineato Gallo - polemiche per il traffico nel put interno all'altezza di porta San Tomaso? C'è sempre stato un nostro mezzo a vigilare, ma abbiamo preferito mettere due agenti in più in giro tra le bancarelle».