Festa in paese per il ritorno di Angela, compaesana del sindaco Tommasella: «In Ucraina ero in trappola»

Lunedì 4 Aprile 2022 di Pio Dal Cin
Angela con il sindaco Lisa Tommasella

CODOGNE’ - L’incubo è finalmente finito e, nelle scorse ore, Angela è tornata in Italia dopo un viaggio della speranza durato sei giorni. Partendo dall’inferno di Cherson, 350mila abitanti, città portuale sulla foce del Nipro, tra le prime a cadere nelle mani delle truppe russe, dove si era recata lo scorso 24 febbraio per assistere la madre, colpita da un infarto. Da lì sembrava impossibile uscire: rientrare a Codogné, dal compagno Giovanni Tommasella, un miraggio. E invece, con un po’ di fortuna e tanto coraggio, Angela è riuscita a tornare in paese. Ad accoglierla tutto il borgo in festa, sindaco compreso. «Mercoledì scorso ho saputo che una signora avrebbe tentato di uscire dalla città con la sua auto - racconta -. Mi ha chiesto se volevo andare con lei».

I POSTI DI BLOCCO

La fuga è cominciata al mattino presto. «Siamo uscite al mattino presto e abbiamo dovuto fermarci almeno trenta volte ad altrettanti posti di blocco. I primi sono stati i peggiori perché erano russi. I soldati sembravano dei disperati e chiedevano se avevamo sigarette» racconta con l’emozione che le rompe la voce Angela. «Ci siamo tenuti a sud di Nikolajev perchè i combattimenti li erano intensi. Abbiamo raggiunto Odessa solo alle 18, passando per paesi piccoli e strade secondarie». Percorsi i duecento chilometri che la separavano da Odessa, Angela ha poi proseguito il suo viaggio verso la Moldavia dove si è fermata per due notti, per riprendere le forze e aspettare un passaggio verso la Romania. «Ho dovuto aspettare che ci fosse un posto libero nei pullman verso la Romania - ricorda commossa la donna, che da 20 anni vive in Italia -. C’erano mamme con i bambini scalzi e persone anziane». Angela è arrivata cambiando vari mezzi fino a Roncade, dove è andato a raggiungerla il suo compagno Giovanni che l’ha accompagnata nella loro casa di Cimavilla di Codogne’.

LA FESTA IN PAESE

Ad attenderli gli amici del borgo che in queste settimane sono stati vicinissimi ad Angela e alla sua famiglia tenendosi in costante contatto telefonico. Anche il sindaco Lisa Tommasella ha voluto sentire la storia di Angela. «Sono veramente felice di aver riabbracciato Angela. È stato emozionante e commovente per me: la nostra generazione, fortunatamente, non ha visto con i propri occhi gli orrori della guerra. Ora il nostro pensiero va a un’altra nostra concittadina, Olga, che sta cercando di uscire da Cherson dove si era recata per studiare». Codogne’ attualmente sta ospitando circa 50 profughi ucraini (quasi tutte donne) in sinergia con la Caritas diocesana.

Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 21:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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