A Pieve del Grappa, il Carnevale "ruba" la giornata alla tradizionale sagra di San Paolo. La delusione del Comitato

Domenica 29 Gennaio 2023 di Maria Elena Tonin
A Pieve del Grappa, il Carnevale "ruba" la giornata alla tradizionale sagra di San Paolo (foto d'archivio del Carnevale di Volpago)

PIEVE DEL GRAPPA (TREVISO) - Il Carnevale che divide: torna a Pieve del Grappa, dopo due anni di assenza, “Il Carnevale di Marca”. Ma la manifestazione di oggi, 29 gennaio, si sovrappone alla tradizionale sagra di San Paolo e crea malumore ai piedi del Grappa: la storica sagra è infatti l’ultima rimasta a Pieve, dopo che due anni fa ha chiuso i battenti la sagra dedicata alla Madonna del Covolo. Il Comitato, costituito nel 1988 e composto da 13 soci, è impegnato tutto l’anno nella custodia della chiesetta del 1200 e organizza due appuntamenti tradizionali per il paese: ad agosto e, immancabilmente, l’ultima settimana di gennaio, appunto.

Carnevale e sagra lo stesso giorno, la delusione 

Gli organizzatori esprimono amarezza per questa sovrapposizione, che impegna le famiglie in piazza e ricordano che la sagra è ben più vecchia del comitato e affonda le sue radici nel 1700: probabilmente quest’anno si sperava di recuperare un po’ il fiato, dopo la sospensione a causa del Covid. Date le poche prenotazioni, il comitato annulla il tradizionale ed impegnativo “spiedo”, che lascia il posto ad un menù più facile da gestire. «Un peccato, che l’amministrazione non sia riuscita a trovare un’altra data per il Carnevale - sottolinea Alessio Bernardi, presidente del Comitato - Lavoriamo alla sagra da novembre con uno studio che ci segue, mobilitiamo aziende locali per la gestione di capannone e gas: l’organizzazione è complessa. Tanto per dare qualche numero: per sabato (ieri, ndr) abbiamo la paella prenotata per 180 persone.

Il Comune sapeva di noi e auspichiamo, per il prossimo anno, una maggior attenzione: oggi è difficile fare volontariato».

Botta e risposta

Da Palazzo Reale, la risposta: «Non ci sono state date altre date tra cui scegliere - spiega l’assessore Giovanna Botter - il Carnevale per il paese è un’opportunità: è un evento che da soli, data la difficoltà a realizzare i carri, non saremmo riusciti a organizzare. Abbiamo fatto il possibile perché tutte le realtà di Pieve del Grappa potessero convivere, attutendo il disagio, di cui ci rendiamo conto. Il mercato chiude prima, ma avrà più gente tra i banchi perché ci sono eventi con i bambini e i trampolieri. Per la Sagra di San Paolo, il Carnevale durerà poco più di un’ora e alla fine lo speaker inviterà tutti in contrada, dove i bambini troveranno le giostre». Il malumore della contrada viene raccolto da Alice Torresan, della minoranza: «Abbiamo già perso la tradizione della Befana: l’amministrazione deve capire che per le associazioni non è un momento semplice. In questo caso, non c’è stato dialogo. Noi non siamo contrari al Carnevale, anzi, ma l’amministrazione dovrebbe rendersi conto di quali aspettative aveva l’Associazione su questo pranzo, dopo due anni di chiusura: si rischia che il prossimo anno questo appuntamento tradizionale non venga fatto. Noi abbiamo mandato una Pec ma l’amministrazione non ha risposto».

Ultimo aggiornamento: 08:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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