CARBONERA (Treviso) - Il loro obiettivo è rompere il muro del silenzio. Parlare il più possibile della sindrome di Pitt-Hopkins, malattia rara che ha colpito la loro figlia. Per fare in modo che non ci siano più famiglie costrette a vivere con un figlio con disabilità senza sapere di cosa si tratta. Senza una diagnosi. E di conseguenza senza sapere come meglio comportarsi.
È questo che ha spinto Stefano e Isabella Zuffogrosso, due genitori di Biban di 48 e 42 anni, a prendere parte sabato scorso alla fondazione a Roma della prima Associazione italiana sindrome di Pitt-Hopkins - Insieme di più Onlus e a raccontare a cuore aperto la storia della loro Melissa, 11enne colpita dalla rarissima malattia genetica.
Ultimo aggiornamento: 16:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA È questo che ha spinto Stefano e Isabella Zuffogrosso, due genitori di Biban di 48 e 42 anni, a prendere parte sabato scorso alla fondazione a Roma della prima Associazione italiana sindrome di Pitt-Hopkins - Insieme di più Onlus e a raccontare a cuore aperto la storia della loro Melissa, 11enne colpita dalla rarissima malattia genetica.