TREVISO - Ascopiave si crea una cassaforte di azioni, investendo su sé stessa. L'assemblea degli azionisti andata in scena ieri ha dato il via libera all'operazione che consentirà alla società trevigiana del gas e dell'energia di acquistare fino a quasi 46,9 milioni di azioni proprie, senza superare il tetto massimo fissato al 20% del capitale sociale (oggi è al 7,5%), per un periodo di 18 mesi.
CONTESTO DELICATO
Ad oggi Ascopiave sta rispettando le previsioni inserite nel piano strategico che guarda al 2025. Anche a causa della guerra in Ucraina, però, il contesto internazionale è estremamente delicato. Tanto più sul fronte del gas e dell'energia. Meglio quindi provare ad aumentare la propria solidità. L'autorizzazione da parte dei Comuni soci rappresenta di fatto pure un atto di fiducia. Con il via libera all'acquisto di azioni proprie, infatti, gli enti hanno sostanzialmente dato un ulteriore placet alla linea strategica individuata dai vertici della società, guidata dal presidente Nicola Cecconato. La cassaforte di azioni proprie, inoltre, potrà essere aperta per sostenere nuove operazioni di investimento anche attraverso lo scambio, la permuta e l'assegnazione di azioni della stessa Ascopiave. Rientrano in questo ambito eventuali fusioni, scissioni, emissioni di obbligazioni convertibili e così via. Dal quartier generale fanno sapere che al momento non sono previste operazioni straordinarie. Ma sempre meglio essere pronti.
Sul fronte dei dividendi, ieri l'assemblea degli azionisti ha deliberato di procedere alla distribuzione di 0,165 euro per azione. Per un totale di 35,8 milioni di euro. La data di pagamento è stata fissata per il prossimo 4 maggio. Per quanto riguarda il quadro strutturale, infine, l'assemblea ha approvato il bilancio di esercizio a preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2021. Da questo risultano un margine operativo lordo consolidato pari a 66,4 milioni di euro e un utile netto consolidato di 45,3 milioni di euro. L'anno scorso sono stati realizzati investimenti per 53,3 milioni. Cioè 8,7 milioni in più rispetto al 2020. E sempre l'anno scorso sono stati percepiti maggiori dividendi da società controllate, per un incremento di 17,9 milioni. Mentre il risultato conseguito dall'attività operativa è cresciuto di 2,3 milioni di euro.