Anziano morto carbonizzato: «Rogo forse causato da una sigaretta»

Sabato 26 Marzo 2022 di Pio Dal Cin
Ferdinando Gaiotto e il luogo del ritrovamento

MARENO DI PIAVE - È stata probabilmente una tragica serie di coincidenze a causare la morte di Ferdinando Gaiotto, 91 anni ritrovato esanime in un terreno di sua proprietà vicino al cimitero da un passante nella tarda serata di giovedì.

Nel campo si era sviluppato un incendio. Tra le ipotesi c’è quella che il novantenne, dopo una breve visita alla tomba della moglie scomparsa un anno e mezzo fa, si sia fermato a fumare una sigaretta e, colto da malore, abbia con la caduta a terra innescato l’incendio che lo ha travolto. Resta da stabilire se fosse già deceduto prima che le fiamme lo avvolgessero. Per accertare le cause della morte non si farà ricorso all’autopsia, ma a un’ispezione esterna, visto che gli inquirenti hanno scartato il coinvolgimento di terze persone nella tragica vicenda che con molta probabilità sono da attribuire ad un malore improvviso.

LE ULTIME ORE
L’ultima persona a vederlo in vita è stata la badante ucraina Julia; ricorda di averlo visto partire verso le 17 di giovedì con la sua bicicletta: «Mi ha chiesto se poteva andare a fare un giro, come al solito. La figlia mi aveva autorizzato a lasciarlo andare qualora avesse fatto richiesta. Verso le 18 non vedendolo ritornare mi sono preoccupata: di solito stava fuori una mezz’ora, al massimo un’ora. Ho contattato la figlia per sapere se fosse da lei e in quel momento sono arrivati i carabinieri a dirci cos’era accaduto». Ferdinando in passato aveva avuto dei problemi al cuore, ma continuava a muoversi con la sua bicicletta: «Lui non camminava - Ricorda il nipote Nicola- Usava esclusivamente la sua vecchia bicicletta per non affaticarsi troppo. Andava al bar a trovare gli amici, si fermava un po’ e poi rientrava. Fumava qualche sigaretta forse è stata proprio questa la causa della morte. Aveva già in passato avuto un infarto, forse giovedì un malore potrebbe averlo fatto cadere con la sigaretta accesa. Non c’è altra spiegazione, credo, ma gli inquirenti stanno valutando tutte le possibilità».

IL CORDOGLIO
Ferdinando era stato autotrasportatore ed era molto conosciuto in paese come una brava persona. «Avevamo festeggiato l’anno scorso i suoi 90 anni - ricorda Julia- Erano venuti tutti i parenti qui in giardino per la sua festa. Era una persona buona, autosufficiente e perfettamente lucida. Stava bene e quando si muoveva lo faceva sempre con la bicicletta». Come giovedì sera, quando aveva deciso di andare a trovare la sua amata Mirella in cimitero. Poco meno di due chilometri e poi la tragica fine. La data delle esequie non e’ stata ancora stabilita.
 

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