Degrado in centro città a Rovigo. Viale Venezia, tra zecche e abbandono

Mercoledì 31 Agosto 2022 di Elisa Barion
Degrado in centro città a Rovigo. Viale Venezia, tra zecche e abbandono

ROVIGO - Non solo marciapiedi disastrati e parecchia incuria, ma anche zecche che inevitabilmente, possono attaccare le persone. Viale Venezia è uno dei viali alberati della città che insieme a via Benvenuto Tisi da Garofolo e via Gino Piva, è costeggiato da monumentali e splendidi tigli. Ma anche in questo caso, se la manutenzione scarseggia, qualche disagio può essere avvertito dai cittadini. È il caso di Giuseppe Barcaro, residente in una strada laterale che incrocia viale Venezia, nel cuore del quartiere San Bortolo.

Barcaro racconta di essere stato per anni un assiduo frequentatore di viale Venezia: ogni giorno è stata meta delle sue passeggiata in compagnia della moglie, fino a quando non ha deciso di cambiare itinerario.


NESSUNA POTATURA
Il motivo è lui stesso a spiegarlo. «Viale Venezia - racconta - è un viale meraviglioso grazie ai suoi meravigliosi tigli cresciuti in quarant'anni. Purtroppo, però, gli alberi non sono mai stati potati e questo fa sì che sotto le folte chiome cadano e si accumulino tanti rami e fogliame che rende particolarmente difficoltoso anche tagliare l'erba nelle aiuole sottostanti, benché gli sfalci vengano eseguiti in modo regolare. In tutto questo, ci sono alcune persone che portano a passeggio i propri cani lungo viale Venezia e non ne raccolgono le deiezioni. Questo ha fatto sì che si sia verificato il fenomeno di comparsa delle zecche che inevitabilmente, possono mordere anche le persone». Per Barcaro basterebbe poco perché la situazione torni sotto controllo. «I tigli andrebbero curati con maggiore regolarità, anche per la salute delle piante stesse. Inoltre, le potature potrebbero consentire all'erba di crescere meglio e di essere sfalciata meglio. La raccolta dei rami caduti a terra garantirebbe maggiore sicurezza ai cittadini e maggior decoro. Tra l'altro non si tratta di rami caduti di recente per via del temporale. Sono lì da molto tempo. Basta guardare la cabina elettrica collocata lungo la strada: è piena di rami accumulatisi nel tempo. La raccolta delle foglie a terra, invece, eviterebbe l'intasamento delle caditoie che è un fenomeno costante».


MARCIAPIEDI A PEZZI
A tutto questo si aggiunge il fatto che secondo il residente, i marciapiedi avrebbero bisogno di un restyling generale. «In quarant'anni - prosegue - i marciapiedi non sono mai stati rifatti, cosa che aggiunta a una illuminazione inefficace, crea diversi problemi. Perché i lampioni ci sono, ma i corpi illuminanti sono inglobati all'interno delle chiome degli alberi che andrebbero potate, almeno ogni 5 o 6 anni. Insomma, basterebbe un po' più di controllo della zona».
Quanto al problema delle zecche, Barcaro rimarca: «Il mio medico, consapevole del problema, mi ha sconsigliato di percorrere viale Venezia. Il problema resta perché ci sono tanti bambini e famiglie che passeggiano lungo il viale. E i morsi di zecca possono comportare delle complicazioni». Come detto, viale Venezia non è l'unica strada cittadina punteggiata dai tigli «che durante la fioritura diffondono un profumo meraviglioso», sottolinea Barcaro. In via Piva, in Commenda, lo scorso giugno, era scoppiata una polemica tra i residenti proprio per via del nuovo tracciato ciclabile realizzato in primavera. Ciclabile che ha fatto sì che il maggior numero di posti auto sia stato concentrato sul lato nord della strada, proprio sotto ai tigli che sporcherebbero le auto. Polemica subito smorzata da un altro residente ben noto a Rovigo, Gianni Nonnato, secondo il quale i tigli «sono la vera ricchezza del viale».

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