Rovigo. Toccò il sedere e derubò la donna delle pulizie: condannato a tre anni

Martedì 14 Novembre 2023 di Francesco Campi
La donna fu molestata e derubata nel sottoscala del condominio

ROVIGO -  È stato condannato a 3 anni per aver palpeggiato e derubato una donna che stava facendo le pulizie in un condominio del centro. Tutto risale a pochi mesi fa, con l’aggressore poi rintracciato e denunciato proprio alla vigilia dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna. Secondo quanto era stato ricostruito, la vittima, una donna, appunto, sulla quarantina, si trovava nel sottoscala del condominio, intenta a svolgere il proprio lavoro, quando uno sconosciuto si è avvicinato di soppiatto e prima le ha toccato il sedere, poi ha tentato di baciarla sulla bocca.

LA REAZIONE

Una sorta di agguato a sfondo sessuale al quale la donna ha reagito con forza, sia fisica che di spirito, allontanando l’uomo e stroncando il suo assalto. Un assalto che, come è poi emerso, non si era però limitato a questo. L’uomo, infatti, si era poi dato alla fuga mentre la donna, dopo essersi ripresa dal contraccolpo emotivo per quanto le appena accaduto, si è poi resa conto che era stata anche derubata del portafoglio, che si trovava nella borsa che era agganciata al suo carrello di lavoro. Un furto con destrezza, compiuto senza che la vittima riuscisse ad accorgersene. La donna ha chiesto subito auto e sul posto era poi immediatamente accorsa una pattuglia della polizia che aveva avviato le prime indagini per riuscire a risalire all’autore del gravissimo gesto.

Cosa che era poi avvenuta pochi giorni dopo, quando la Squadra mobile è riuscita ad individuare come presunto responsabile della violenza sessuale e del furto aggravato un 35enne italiano, Mattia Franceschin, nei confronti del quale il giudice per le indagini preliminari aveva poi accolto la richiesta di misure cautelari nei suoi confronti che era stata formulata dall’allora procuratore capo facente funzione Sabrina Duò, disponendo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

LA CONDANNA

L’uomo è poi finito a giudizio, davanti al Collegio del Tribunale di Rovigo ed il processo di primo grado si è chiuso ieri, appunto, con una sentenza di condanna a 3 anni, con la derubricazione della violenza sessuale nella ipotesi lieve e per furto in abitazione. A difenderlo, l’avvocato Elena Petracca, mentre la vittima si era costituita parte civile con l’avvocato Federica Doni. Si tratta solo del primo grado di giudizio ed è quasi scontato che, una volta lette le motivazioni, la difesa impugnerà la sentenza in appello. Il fatto che questo episodio fosse avvenuto proprio a ridosso della Giornata internazionale della donna, aveva portato la Questura a sottolineare con una nota, oltre al risultato dell’individuazione del presunto responsabile del palpeggiamento con sottrazione del portafoglio, anche il proprio impegno «verso ogni forma di violenza, sia essa estemporanea o di natura endofamiliare, perpetrata nei confronti delle donne. La sensibilità ed il massimo impegno su questo fronte, oltre ad essere tangibile sul piano delle novità normative, per quanto attiene alla Polizia di Stato si è tradotta, anzitutto, in un adeguamento organizzativo, sia a livello territoriale che centrale».

Ultimo aggiornamento: 07:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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