Una cinquantina di steward a Rovigo per controllare la "movida" in centro

Martedì 26 Maggio 2020 di Roberta Merlin
Giovani all'ora dell'aperitivo in un locale del centro di Rovigo
ROVIGO - Potrebbero essere 50 i vigilantes della movida che entreranno presto in servizio in città per scongiurare gli assembramenti durante l’ora dell’aperitivo. Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, assieme all’Anci, ha infatti messo a punto un bando per reclutare assistenti civici con il compito di dare una mano ai Comuni a fare rispettare il distanziamento sociale nei locali e nei parchi della città. L’esercito dei controllori della movida sarà formato in tutta Italia da 60mila volontari che per partecipare al bando dovranno dimostrare di essere disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di altri ammortizzatori sociali. Il servizio degli steward durerà fino al termine dell’emergenza.
SINDACO PRUDENTE
I controllori civici della movida non entusiasmano però il sindaco Edoardo Gaffeo, preoccupato per il delicato ruolo sociale che andrebbero a ricoprire. «Sono un po’ scettico nei confronti di questa soluzione – spiega Gaffeo – Non è infatti possibile affidare un incarico così delicato sul fronte dell’ordine pubblico senza un’adeguata formazione. Non tutte le persone che si renderanno disponibili, perché in possesso delle caratteristiche indicate dal bando, potrebbero essere adatte a vigilare sulla movida e nei parchi della città». Il sindaco, in sostanza, prima di affidare il compito di assistente civico chiede vi sia un’attenta verifica delle condizioni generali del soggetto anche in merito al temperamento dello stesso. «Questi steward – spiega Gaffeo – non dovranno sostituirsi alle forze dell’ordine, non potranno di certo fare multe, ma dovranno limitarsi a raccomandare ai cittadini il distanziamento sociale, utile per evitare il diffondersi di questo temuto virus. Importante ci sia dunque un senso di responsabilità di chi si assumerà questo importante incarico segnalando tempestivamente alle forze dell’ordine eventuali criticità».
I NUMERI
«Secondo una prima stima, saranno circa una cinquantina gli assistenti civici che saranno assegnati a Rovigo – fa sapere il sindaco - Prima però voglio vedere il bando per valutare con attenzione se il reclutamento prevederà l’attenta formazione di questo personale che andrà a svolgere in città un ruolo sociale molto delicato». Domani Cin Prefettura il tavolo del Comitato ordine e sicurezza pubblica farà il punto sulla movida in città e in provincia. «Il primo weekend della riapertura di bar e ristoranti – spiega Gaffeo – ha visto purtroppo ancora assembramenti, in particolare davanti a un paio di locali del centro, da dove ci sono arrivate alcune segnalazioni e immagini di assembramenti di giovani. Una situazione che non ci fa dormire tranquilli e che ci fa tenere alta l’allerta anche per i prossimi appuntamenti con gli aperitivi serali». «Qualcuno - spiega il sindaco - continua infatti a non rispettare le regole non indossando la mascherina e questo non va affatto bene. Anche il prossimo weekend – anticipa il primo cittadino – saranno intensificati i controlli davanti ai locali durante l’ora dell’aperitivo. Per ulteriori misure, attendiamo di fare domani un primo bilancio con le Forze dell’Ordine».
PLATEATICI
Nel frattempo altri esercizi pubblici hanno chiesto al Comune di ampliare gratuitamente il plateatico. «Sono più di 40 le richieste di ampliamento – spiega il sindaco - Anche il bar di una frazione ha deciso di sfruttare questa opportunità. Il team di tecnici, assieme all’assessore Luisa Cattozzo, saranno dunque in servizio anche oggi per aiutare gli esercenti a disegnare gli spazi supplementari». «Sono davvero soddisfatto del riscontro positivo che sta avendo questa iniziativa – sottolinea Gaffeo - Il Comune di Padova, ad esempio, per l’ampliamento, ha chiesto agli esercenti un progetto redatto da un professionista, gravandoli di un costo di 200 euro. Noi, invece, abbiamo messo a disposizione i tecnici dell’Urbanistica per disegnarlo assieme all’esercente senza costi aggiuntivi, dimezzando anche i tempi per l’autorizzazione». «Il nostro obiettivo è continuare con questa iniziativa anche la prossima estate – annuncia Gaffeo –, un modo anche per vivere il centro all’aperto». E sul fronte della possibile chiusura di alcune vie del centro: «Non sappiamo se sarà necessario - spiega il sindaco -, dipenderà dalle esigenze degli esercenti. Per il momento, ad esempio, non mi sembra che per via Badaloni sia emersa questa necessità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci