Cantieri in arrivo per la rotatoria di Buso e Sarzano attesa da molti anni

Mercoledì 11 Marzo 2020 di Alberto Lucchin
L'incrocio tra viale Tre martiri, via Porta Mare e le strade per Buso e Sarzano
ROVIGO Ormai la rotatoria all’incrocio per Buso e Sarzano è all’orizzonte. Venerdì pomeriggio il consiglio comunale dovrebbe approvare la variante urbanistica necessaria ad avviare la gara e il successivo cantiere per la realizzazione di una infrastruttura desiderata da tempo dalla popolazione delle due frazioni rodigine. «Venerdì in aula si dovrebbe chiudere l’intero procedimento riguardante la rotatoria - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto - la variante urbanistica era necessaria, visto che il progetto non era conforme al Piano di assetto territoriale. Dopo questo passaggio ci saranno tutte le condizioni per espropriare e appaltare il cantiere».

ULTIMI ATTI BUROCRATICI
Si tratta, insomma, del rush finale prima di vedere all’opera le ruspe all’incrocio tra via Porta a mare, viale dei Mille e via Nievo nei prossimi mesi. La squadra di governo cittadino di Edoardo Gaffeo aveva inserito lo scorso settembre il progetto definitivo nel piano triennale delle opere, affinché fossero messi da parte all’interno del bilancio comunale i 720mila euro necessari alla costruzione dell’ampio rondò. Nelle prossime settimane è previsto l’intervento di Ap Reti Gas e Acquevenete per spostare le condotte di gas e acqua, mentre per l’apertura del vero e proprio cantiere si dovrà attendere un po’ di più, considerando eventuali ritardi dovuti anche all’attuale situazione legata all’epidemia da Coronavirus.

LUNGA STORIA
Nell’estate del 2016 l’ex amministrazione Bergamin aveva partecipato a un bando regionale per l’ottenimento di fondi destinati alle infrastrutture. A causa dell’elevato numero di incidenti automobilistici che annualmente avvengono sulla strada regionale 443 da Rovigo ad Adria, dove si incontrano le strade dirette alle due frazioni rodigine, l’ex responsabile dei Lavori pubblici Antonio Saccardin aveva proposto di realizzarvi una rotatoria. La risposta dalla Regione era arrivata un anno più tardi, nel luglio del 2017, e da lì in poi a più riprese era stato detto dall’ex amministrazione Bergamin che i lavori sarebbero partiti a breve. Solo nel novembre 2018, l’ex assessore Saccardin, sollecitato da consiglieri della sua stessa maggioranza sul perché non fosse ancora partito il cantiere a due anni di distanza dall’approvazione del progetto, rivelò che ci sarebbe voluto ancora parecchio tempo.

I PROBLEMI
Già una prima complicazione sulla fattibilità del progetto era stata la presenza delle condotte idriche e del gas, perché la conformazione della nuova strada rende necessaria una modifica dei sottoservizi, facendo lievitare i costi di 150mila euro. Un’opera, inoltre, progettata così grande che si renderanno necessari degli espropri. Dove è previsto il passaggio della nuova sede stradale che compone la rotatoria e i suoi svincoli di ingresso e uscita, si trovano terreni e case di tre differenti proprietari, oltre ai passaggi di servitù in capo al Consorzio di bonifica Adige Po che non può ritrovarsi senza gli adeguati spazi di manovra per la manutenzione degli argini. Alla fine l’opera si farà, anche se non può non essere considerato che con il tempo questo progetto si è rivelato molto più difficile e costoso di quanto fosse stato inizialmente ipotizzato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci