Rugby Rovigo, ko con i Lyons all'esordio e striscione di protesta per la maxisqualifica: "La Fir ci chieda scusa"

Lunedì 9 Ottobre 2023 di Ivan Malfatto
Lo striscione dei tifosi del Rovigo contro la federazione rugby esposto domenica al "Battaglini"

ROVIGO - Peggio di così non poteva iniziare la stagione della FemiCz Rugby Rovigo. In precampionato la maxisqualifica di 62 giocatori (30 rodigini) nel derby con il Petrarca, che alla squadra ha tolto serenità e Ferrario (squalificato), infiammando l’ambiente tanto far esporre ai tifosi un duro striscione: “W il rugby italiano - La Fir ci chieda scusa”.

C’è da credere che non sarà l’ultima puntata della polemica. Al debutto nella nuova Serie A Elite la sconfitta 19-6 contro il Sitav Lyons, bestia nera che da 4 stagioni batte il Rovigo, stavolta al “Battaglini”.

Una sconfitta figlia di una delle peggiori prestazioni viste negli ultimi anni. Zero punti conquistati in classifica, zero mete segnate, zero in pagella. Emblema della disfatta le due mete subite per colpa di Leonardo Sarto, l’eterna delusione, in questo caso simbolo di tutta la squadra. Una per l’approccio sbagliato dopo soli 55” di gioco: i rossoblù perdono la contesa aerea nei propri 22 metri sul calcio d’invio dei Lyons, difendono in affanno un multifase, si fanno bucare sulla chiusa dall’ala Bruno, il diretto rivale non pervenuto. L’altra da “oggi le comiche”, colpo di grazia alle speranze rossoblù. Nella ripresa, dopo 20’ di martellante e inefficace azione offensiva del Rovigo, il Sitav in inferiorità numerica (giallo a Paz) tira il fiato spostando l’azione nel campo rodigino grazie a due falli. Qui l’ala tenta un contrattacco, ma invece di passare la palla al compagno in sostegno la consegna a Biffi, neanche un intercetto proprio un passaggio, che va indisturbato a segno.

In mezzo ai due antipodi c’è tutto il bestiario degli errori del Rovigo. Difesa molle sul maul e ancora sulla chiusa per la meta di Alessandro Via al 9’. Inefficacia in zona rossa: nel primo tempo tre ingressi vanificati dal palo nel piazzato di Jacob Atkins (deludente anche la nuova apertura inglese), da un’ostruzione in maul e da un altro drive spinto fuori allo scadere del primo tempo (se fosse entrato la gara, forse, poteva girare). Touche zoppicante. Gioco aperto senza avanzamento, dove il solo Paolo Uncini trova qualche break e Atkins vanifica altre due azioni con un passaggio sbagliato e un avanti. Incapacità di sfruttare una mischia diventata dominante dal carrettino di 10 metri e il fallo che portano i primi punti della stagione, il calcio di Atkins al 20’.

IL MOMENTO DECISIVO
Quest’ultima incapacità si manifesta nel momento decisivo del match, nel primo quarto della ripresa. Quando dopo il buon avvio con due lunghe multifase, e il secondo calcio a segno di Atkins al 44’, Rovigo chiede la mischia invece di piazzare per un fallo sotto i pali. Se ne giocheranno ben 8 consecutive, con 6 falli a favore e il giallo a Paz per passaggio in avanti volontario. Qui il deludente arbitro Vedovelli (reset troppo lunghi e ripetuti, fuorigioco e touche storte non fischiati) avrebbe dovuto punire un altro piacentino per fallo ripetuto. Non lo fa. Permette ai Lyons di restare a galla e puntellare la mischia con due cambi che capovolgono l’andamento degli ingaggi (2 calci a favore del Sitav). Anche il Rovigo però ci mette del suo, non sfruttando la situazione favorevole. E quando Andrea Bacchetti entra in meta al 50’ su un’azione gratis per il vantaggio, ma il pallone gli scivola avanti e la marcatura viene annullata, si capisce che i Bersaglieri non ne verranno fuori. E che il “sindaco” non festeggerà nel modo migliore la sua gara d’addio.
 

LA DISPERAZIONE
Infatti anche dopo la meta di Biffi il Rovigo non sfrutta un’altra superiorità numerica (giallo a Bruno), sfoggiando il campionario degli errori di una squadra che passa dalla scarsa lucidità alla disperazione: touche storta nei 22 metri, fallo di Walsh dopo un calcio giocato alla mano, penaltouche in attacco non trovata da Atkins, tre contro uno al largo sprecato da Uncini, avanti su azione Sperandio-Munro e via di questo passo. I Lyons, aggressivi sui punti d’incontro e avanzanti in difesa al limite del fuorigioco, portano così a casa una meritata e storica vittoria. La seconda di sempre al “Battaglini”. Sull’ultimo contrattacco di Sperandio dalla propria area di meta i leoni ancora famelici all’80’ lo braccano in tre, gli fanno perdere palla e sembrano schiacciare per la meta del bonus. Il tmo non la concede. Per Rovigo sarebbe stata l’ultima umiliazione.
 

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