Allerta lungo il Po per l'arrivo della piena: il rischio dei "fontanazzi"

Lunedì 25 Novembre 2019
Allerta lungo il Po per l'arrivo della piena: il rischio dei "fontanazzi"
PORTO TOLLE - Continua la piena del Po, come l’andirivieni lungo gli argini per vedere come scorre. Il fiume anche domenica ha proseguito il suo passaggio attraversando tutto il Polesine, e se continuerà a piovere un’ulteriore piena è attesa alla volta di giovedì. Per il fine settimana era stato pertanto emesso un avviso di criticità che confermava lo stato di pre-allarme (allerta arancione) nelle aree del Delta del Po, ma dal pomeriggio di sabato si è assistito ad una sostanziale diminuzione dei livelli del fiume nonostante la propagazione dell’onda di piena, fino a scendere sotto il secondo livello di guardia. Un calo che però in questi giorni potrebbe essere contrastato dalla nuova onda di piena che è in arrivo dal Piemonte, dove nell’Alessandrino una donna è dispersa a causa dell’esondazione del Bormida e l’aumento del livello dovuto al carico di pioggia che è sceso.  
L’ATTENZIONE
Ieri, quindi, lungo l’asta del Po nella provincia di Rovigo l’attenzione è stata massima con ben 14 squadre di volontari della Protezione civile impegnati a vigilare l’andamento dell’acqua in continuo coordinamento con la referente provinciale Monica Gambardella ed Aipo. L’Agenzia ha proseguito infatti durante tutta la domenica la propria attività di monitoraggio, vigilanza ed intervento tramite il proprio personale senza interruzioni con orario continuato H24. Per quanto riguarda i volontari di Protezione civile sono stati operativi con le proprie squadre con due turni dalle 20 alle 2 del mattino e dalle 2 dalle 8 del mattino per monitorare lo scorrere del Po. In particolare a Porto Tolle a preoccupare non è tanto il fiume quanto i tradizionali fontanazzi, ossia quelle sorgenti che si formano in maniera spontanea per infiltrazione d’acqua sul lato esterno di un argine durante la piena di un fiume. Un fenomeno con cui i deltini convivono da decenni.
PERICOLO FONTANAZZI
La preoccupazione per questi eventi è dovuta al fatto che portando fuori la sabbia si possono creare dei canali sotterranei nell’argine, ma che se non superano il limite di guardia non comportano null’altro che ansia. Prosegue inoltre fino a nuovo ordine l’interdizione all’accesso alle aree golenali aperte e chiuse, compreso l’utilizzo delle piste ciclabili mentre continua a mantenersi alta l’attenzione lungo il corso d’acqua, mentre sono stati aperti i ponti in barche per permettere meglio il defluire dei detriti. Considerato che ieri a Venezia c’è stato un picco di marea mattutina di 130 cm ed in base alle previsioni in serata il picco atteso era di 120 cm nell’estremo Delta un occhio di riguardo è tenuto anche in direzione dei venti e del mare. Memori della rotta del ‘66, ma sopratutto dell’ultimo fortunale che una decina di giorni fa si è abbattuto nella Sacca di Scardovari l’attenzione è al fatto che il mare continui a ricevere come sta facendo.
LE PREVISIONI
Nel bollettino della Regione “da oggi condizioni di maggiore stabilità e più soleggiate fino a martedì. Mercoledì nuovo peggioramento per l’avvicinamento di una saccatura da Ovest che porterà ancora precipitazioni sulla regione, giovedì condizioni di variabilità”.
Ultimo aggiornamento: 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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