La via delle acque: barca e bici per scoprire il Polesine

Martedì 23 Giugno 2020
“La via delle acque”: sindaci e assessori in barca e in bici alla scoperta dell’Altopolesine da Fratta a Trecenta con i nuovi itinerari messi a punto da Provincia, Gal e Regione per far conoscere le meraviglie dell’entroterra
ROVIGO Prima in barca e poi in bici, da Fratta a Trecenta, alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio altopolesano. Sabato si è tenuta la prima delle tre giornate organizzate nell’ambito del progetto di valorizzazione del turismo fluviale e ciclabile voluto dalla Provincia in collaborazione con Assonautica Acque Interne, Fiab Rovigo e Cpssae. L’iniziativa chiamata “La via delle acque”, vista la particolarità del percorso che ha alternato mezzo fluviale e due ruote, ha raccolto le adesioni di amministratori e cosiddetti “stakeholder”, ovvero “portatori di interesse”, e li ha portati in tour nel cuore del Polesine sotto il sole di inizio estate.
“FIUME DI MEZZO”
I partecipanti si sono radunati per la partenza al Mulino Pizzon di Fratta Polesine dove, dopo il battesimo da parte del presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, a bordo de “La Rossoblu” si sono imbarcati lungo il “fiume di mezzo”, il Canalbianco, uno dei pochi corsi d’acqua italiani interamente navigabili, direzione Castelguglielmo. Erano presenti i sindaci di Fratta, Castelguglielmo, San Bellino, Canda, Bagnolo di Po, Trecenta, il presidente del Gal Adige Alberto Faccioli, la Regione con l’assessore Cristiano Corazzari e la Fondazione Cariparo con il consigliere generale Fabio Paoletti. La delegazione è poi sbarcata sostando brevemente a Castelguglielmo per un rapido sopralluogo alla pedonale che conduce fino a Bagnolo Po/Canda e che si auspica possa diventare presto ciclabile prima di riprendere posto in barca e raggiungere l’attracco di Bagnolo Po/Canda e il vicino Parco di Vallalta per la merenda preparata dall’azienda agrituristica Valgrande di Bagnolo di Po. Quindi, spazio alle bici in sella alle quali il gruppo ha raggiunto via dei Gorghi lungo i percorsi di Luigi Masetti, scrittore e pioniere del cicloturismo, tabellati da un recente intervento della Provincia con un finanziamento del Gal Delta Po.
LE ALTRE DATE
Sabato prossimo si fa il bis con “Tra ville e castelli”, secondo itinerario riservato ad addetti ai lavori, anche se l’intenzione è quella di estendere il prima possibile la navigazione con opzione “bicicletta a bordo” anche a turisti, locali e non: da Bosaro si toccheranno Arquà Polesine, Villamarzana, Fratta e Pincara seguendo la Ciclovia del Garofolo, mentre sabato 4 luglio si percorrerà “La via dell’archeologia” con partenza dal museo dei Grandi Fiumi in direzione di Adria a bordo dell’imbarcazione, e rientro con percorso misto barca-bici con deviazione da Lama Polesine a Gavello seguendo la Ciclovia di San Beda.
TURISMO SOSTENIBILE
Quella del turismo sostenibile, fino a pochi anni fa realtà assolutamente di nicchia, si sta imponendo sempre più come un vero e proprio must e il Polesine, terra per eccellenza ricca di acqua e natura, con oltre duemila tra fossi e canali per circa 4.800 chilometri complessivi di argini, dovrebbe farsi trovare pronto per questa sfida che può rappresentare non solo un dovuto riconoscimento delle sue bellezze naturali e dei tanti siti culturali ma anche sviluppo e posti di lavoro per il territorio.
E.Bar.
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