Da Rovigo a Lisbona per incontrare il Papa, 131 giovani in viaggio

Partiti da Rovigo tre pullman per partecipare alla prima Giornata mondiale della gioventù dopo la pandemia

Mercoledì 2 Agosto 2023 di Nicola Astolfi
Il gruppo alla partenza nella chiesa della Madonna Pellegrina, la Commenda

ROVIGO - Sono più di un milione (65 mila gli italiani) e arriveranno da tutto il mondo. E tra loro ci sono anche i 131 giovani della diocesi di Adria-Rovigo che nella notte tra domenica e lunedì, dalla chiesa della Madonna pellegrina a Rovigo, sono partiti a bordo di tre pullman verso la 37ª Giornata mondiale della gioventù (Gmg), la prima dopo la pandemia. I giovani polesani stanno vivendo, così, un’esperienza che chiama a “essere fratelli tutti”, lungo un pellegrinaggio di 2.300 chilometri, con tappe a Montpellier sulle orme di San Rocco, a Lourdes ai piedi della grotta di Massabielle, e poi a Valencia sui luoghi di Cristoforo Colombo. Venerdì arriveranno a Lisbona per la Via crucis con il Papa: poi, sabato, alle 20.45 ci sarà la grande veglia serale, e domenica, alle 9, la messa nel Campo de Graça


COME I PELLEGRINI 
Il percorso dei giovani polesani, accompagnati dal vescovo Pierantonio Pavanello e da otto sacerdoti, un diacono, una religiosa e tre frati cappuccini, andrà oltre la 37ª Giornata mondiale della gioventù, con tappe a Palencia, Pamplona e Avignone prima del ritorno a Rovigo, previsto il 9 agosto. Il messaggio di questa edizione della Gmg è costruire nuovi cammini sulle strade della prossimità e dell’incontro. Arriva dopo una pandemia e mentre il clima sembra impazzire, con guerre, in Ucraina e in varie parti del Mondo: gli eventi hanno modificato negli anni la Gmg in qualche modo? 
«Dal 2005 ho vissuto quattro Gmg: la struttura rimane invariata - risponde il responsabile della Pastorale giovanile diocesana, don Enrico Turcato, mentre i pullman sono in viaggio verso Lourdes -. Ogni Paese, anche in base al contesto storico, cambia ciò che viene offerto ai ragazzi: le riflessioni vanno a toccare il vissuto e la storia, e in questo c’è un cambiamento. Per dire, quest’anno i momenti formativi sono incentrati sull’ecologia e le questioni mondiali, quindi anche la pace. Quindi hanno un carattere di attualità, oltre che di spiritualità cristiana». 
Prima del viaggio come si sono preparati i giovani polesani? «Da quando si sono iscritti, nel dicembre 2022, abbiamo svolto quattro incontri in seminario. Hanno riguardato la vita culturale dei Paesi da raggiungere, per essere consapevoli della storia che ci accoglie. Poi l’aspetto spirituale: ad esempio, cosa vuol dire vivere un pellegrinaggio. Inoltre, c’è stata la parte formativa sul tema della Gmg, e l’ultimo incontro è stato la veglia di Pentecoste».
Oggi tra i giovani, smartphone e device occupano molto del loro tempo: anche la tecnologia partecipa al pellegrinaggio o è messa da parte? «C’è sicuramente un problema di fondo, che è la durata delle batterie di questi mezzi - scherza don Enrico -. Più che rifiutare questi mezzi è bello vedere come la Gmg vi si sia adattata, anche solo nel seguire le celebrazioni. Non c’è il pass cartaceo, che invece è una app. E se fino a 7 anni fa alla Gmg a Cracovia chi perdeva il pass non poteva averne un altro, ora anche per andare a mangiare non ci sono ticket cartacei: c’è lo smartphone. Poi - continua - un’altra ricchezza di questi mezzi è che fanno condividere l’esperienza della Gmg: noi abbiamo fatto un gruppo whatsapp e ci seguono già 600 persone. Condividere anche solo una foto, o un momento che stiamo vivendo, è un modo per sentirsi assieme con chi non può partecipare».
L’esperienza di questo percorso come si potrà trasferire, al ritorno, nella comunità polesana? «Da tutte le Gmg a cui ho partecipato, c’è sempre stata una ricaduta positiva.

Sarà responsabilità nostra, dei formatori, accompagnare i ragazzi affinché sia così. È questo il senso che abbiamo voluto dare. Cosa potrà nascere concretamente non lo so. Però ho sempre visto che dove lasciamo spazio alla creatività giovanile, lì nasce qualcosa di nuovo. Vorremmo portare anche nella nostra terra un po’ della bellezza di questi giorni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci