Adria. Continua l'abbandono di rifiuti, i residenti: «La minaccia della multa non basta, servono controlli»

Lunedì 11 Dicembre 2023 di Guido Fraccon
Rifiuti

ADRIA (ROVIGO) - Piazzole e bidoncini stradali di nuovo ricolmi di immondizie. Proseguono, senza sosta, i conferimenti fuori norma su tutto il territorio comunale. Dopo il caso eclatante della settimana scorsa di piazza Cavour, con i sacchi esposti per giorni davanti agli occhi di tutti, l'ultima mini discarica è stata segnalata in località Piantamelon, lungo la strada che porta verso Mazzorno Sinistro. Qui, lungo il tracciato dove dovrebbe nascere il tratto cittadino della ciclabile Vento, si può trovare di tutto: dai rifiuti inerti ai sacchi di indifferenziata passando per copertoni di varie misure e fogge. «Il problema esiste e non da ora - sottolinea l'assessore all'Ambiente Giorgio D'Angelo - e non riguarda solo la nostra comunità ma l'intero Polesine».

SANZIONI INASPRITE

D'Angelo spera che l'inasprimento delle sanzioni da poche settimane in vigore possa servire da deterrente. «A coloro che abbandonano rifiuti - fa sapere il referente di giunta - è giusto ricordare che dal 10 ottobre 2023 è entrata in vigore la legge numero 137 che prevede l'applicazione di una ammenda, collegata a fattispecie sanzionatoria penale, e non più amministrativa, nel caso di abbandono di rifiuti compiuto da soggetti che non sono titolari di imprese o responsabili di enti». In pratica la normativa si riferisce ai privati. «In base a quanto previsto dalla nuova versione dell'articolo 255 - prosegue D'Angelo - chiunque compia un abbandono di rifiuti è punito con una ammenda da mille a 10 mila euro».

LA NORMATIVA

Prima dell'entrata in vigore della nuova legge, cosa prevedeva la normativa? «Prima era prevista una sanzione amministrativa pecuniaria che andava da 300 a 3mila euro. La pena è aumentata sino al doppio nel caso in cui l'abbandono riguardi rifiuti pericolosi».
«Vorrei chiedere quando si comincerà a fare qualcosa su questo fronte - commenta invece un cittadino che ha documentato la situazione di Piantamelon con una serie di fotografie - e fare qualcosa vuol dire controllo del territorio, controllo di coloro che non hanno titolarità per conferire i rifiuti, controllo di chi va a pescare nei canali ed in Po e lascia di tutto. Ci si riempie la bocca con la transizione ecologica, ammesso che si sappia cosa sia, poi abbiamo lo schifo fuori dalla porta. Va bene la pista di pattinaggio, va bene la corsia rossa per l'ingresso in piazza, vanno bene le giostre ma Adria è anche quella che ho fotografato ed è quella dove io pago le mie tasse ed è quella che questi extra costi per il recupero dello schifo in giro, me li addebita nella mia tassa annuale dei rifiuti, e come a me, a tutti coloro che vivono legalmente in questo Comune, quindi, da libero ed onesto cittadino, mi sono stancato». Il problema delle residenze era stato segnalato più volte anche dai residenti del quartiere Canareggio. «Chi sporca qui da noi - sottolinea una residente - sono persone non conosciute all'anagrafe.

Speriamo che con la nuova tariffa che partirà a gennaio, siano effettuati controlli serrati su chi posiziona o non posiziona fuori dall'uscio di casa i bidoncini per la raccolta differenziata». 

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