I reati continuano ad aumentare (+12,6%). Finito l’effetto-pandemia, la criminalità si fa sentire

Giovedì 11 Aprile 2024 di Nicoletta Canazza
Il questore giovanni battista scali e il prefetto Clemente Di Nuzzo alla festa della polizia

ROVIGO - «La Questura di Rovigo, nel 2023, anno di ripresa post pandemia, ha profuso un grande impegno per far percepire la sicurezza ai concittadini» ha sottolineato il questore Giovanni Battista Scali, ieri, durante le celebrazioni per il 172° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato: una festa che tradizionalmente coincide anche con il bilancio delle attività sul territorio. La fotografia scattata dal 15 marzo 2023 al 15 marzo 2024 parla di 6.844 reati consumati in provincia di Rovigo: più 12,69% rispetto all’anno precedente quando erano stati 6.118. Un trend in crescita - fra il 15 marzo 2021 e il 15 marzo 2022 erano stati denunciati 6.073 reati - a cui corrisponde però un incremento delle attività svolte in tutti i settori di competenza. 
 

IL DETTAGLIO 
Guardando ai reati, sono aumentati quelli rilevati dalla Polizia di Stato, che opera principalmente sul territorio cittadino, oltre che ad Adria e Porto Tolle, sedi dei due commissariati periferici: 1.324 contro i 1.245 dei dodici mesi precedenti e i 993 del periodo 2021/22; un dato frutto della maggiore attività svolta a fronte dell’incremento dei reati in sé, specie dei furti (sia in abitazione che negli esercizi commerciali). Altro dato in crescita è quello delle truffe e frodi informatiche: 249 negli ultimi dodici mesi contro i 232 del periodo precedente e i 159 del 2021-22. A fronte di questi numeri, risultano però in crescita anche gli arresti. La Squadra mobile ha arrestato 42 persone e ne ha denunciate 73 in stato di libertà mentre le volanti hanno arrestato 10 persone e denunciato 360 persone in stato di libertà. 
Sempre nel periodo da marzo 2023 a marzo 2024 la Divisione Anticrimine ha emesso 41 fogli di via obbligatorio e 81 avvisi orali.

L’Ufficio immigrazione: 42 provvedimenti di espulsione e allontanamento. Ben 525 le pattuglie impiegate dalla Polizia Ferroviaria nelle stazioni, oltre a 44 a bordo treno e 20 scorte treni. Sul territorio sono state 2.882 le pattuglie impiegate e 9.745 le infrazioni al codice della strada rilevate. Le Volanti hanno controllato 24.972 persone, 8.359 veicoli e 152 esercizi commerciali. Intensa anche l’attività dell’ufficio passaporti: ne sono stati rilasciati 6.900, più del triplo rispetto a due anni prima e più di mille rispetto allo scorso anno. Infine, sono state emesse 1.445 ordinanze per l’attuazione dei servizi di ordine pubblico. Il commissariato di Adria ha controllato 1.792 persone e 909 veicoli. Quello di Porto Tolle ha controllato 2.098 persone e 571 veicoli.

LE CELEBRAZIONI 
Ieri, le celebrazioni sono iniziate in Questura di Rovigo dove è stata deposta una corona di alloro, per conto del Capo della Polizia al cippo commemorativo ai caduti della Polizia di Stato, alla presenza del prefetto di Rovigo Clemente di Nuzzo e dei familiari delle vittime del dovere. La cerimonia è proseguita al Salone del Grano della Camera di Commercio, accompagnata da un’esposizione di mezzi e dotazioni in piazza Garibaldi. 
«La Festa della Polizia di Stato - ha detto il questore Giovanni Battista Scali - è per noi un momento per ricordare la nostra storia, che è anche soprattutto la storia di chi ha sacrificato la propria vita in nome di quei valori e principi di libertà, giustizia, onestà e altruismo, al cui servizio noi siamo. Un impegno che è sintetizzato nel nostro motto “esserci sempre”, proprio a rappresentare lo spirito del servizio che siamo chiamati a svolgere tra la gente, per la gente e con la gente». 
Il 2023 è stato un anno impegnativo, ha ricordato il questore, per le emergenze interne e internazionali, cui si è aggiunta, anche, in Polesine, quella del granchio blu. Costante poi l’impegno nella sensibilizzazione per il diffuso e odioso fenomeno delle truffe agli anziani così come gli incontri con le scolaresche per diffondere i valori della legalità nella lotta al bullismo e al cyberbullismo e la campagna “Questo non è amore” rivolta alle vittime di violenza di genere, si è affiancato il rinnovo del Protocollo Zeus, diretto al recupero degli uomini maltrattanti.

Ultimo aggiornamento: 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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