È stato condannato a 3 anni e un mese di reclusione per aver tentato con ogni mezzo, dalle pressioni psicologiche a quelle fisiche, di far abortire la compagna. Non voleva più quel figlio che la ragazza portava in grembo e, per questo motivo, sarebbe arrivato a mettere in atto una vera e propria azione persecutoria nei confronti della giovane, all'epoca poco più che ventenne. E una sera, durante un litigio sull'argine del Canalbianco, l'avrebbe spintonata nel tentativo di farla cadere in acqua. Anche la madre di lui è intervenuta nella vicenda, arrivando a sferrare dei calci sulla pancia della ragazza del figlio dove stava crescendo il suo nipotino.
Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 10:59
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