Polesine fanalino di coda per la qualità della vita

È l’unica provincia del Veneto in basso nella graduatoria. Sono solo 22 in tutta Italia quelle che hanno questo giudizio

Lunedì 20 Novembre 2023 di Francesco Campi
manifestazione in piazza Vittorio Emanuele II

ROVIGO - Un’isola rossa nel centro-nordest dell’Italia. L’impatto visivo dice più di molte parole: la provincia di Rovigo è fra le 22 nelle quali la qualità della vita viene bollata come “scarsa” nella classifica stilata come ogni anno da Italia Oggi e università La Sapienza di Roma.

Il Polesine, infatti, è l’unica provincia appena sopra l’insufficienza di tutto il Nordest, una delle tre insieme a Ivrea e Alessandria di tutto il Settentrione. Volendo vedere il bicchiere non completamente vuoto, si può notare come, rispetto alla 70. posizione dello scorso anno, ci sia un leggero miglioramento, con sei gradini della classifica risaliti, piazzandosi al 64. posto. Tuttavia, se si guarda oltre, nel 2021 Rovigo era 58. e nel 2020 addirittura 20. e nel 2019 sul gradino numero 41. Quest’anno, nella 25. edizione di questa classifica, con Bolzano in vetta e Crotone all’ultimo posto, la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, fra le quali non c’è, a differenza di tutte le province vicine, quella di Rovigo.

IL DETTAGLIO

In tutto sono 92 i parametri analizzati nell’ambito di nove ambiti: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, salute e tempo libero. Andando a vedere le singole sottoclassifiche, in quella affari e lavoro, Rovigo è 61. e pur nella fascia “accettabile”, è un gradino sotto al “buono” di tutto il resto del Veneto: 45. e 54. per tasso di occupazione e tasso di disoccupazione maschile, 62. e 69. per quelli femminili, è 52. per protesti, 64. per imprese cessate, 84. per startup innovative, seppur 27. per imprese ogni 100mila abitanti. In reddito e ricchezza, invece, è 43. e pur 58. per reddito pro capite e 64. per importo delle pensioni. Ma i prezzi degli immobili valgono il 31. posto e la contenuta variazione dei prezzi al consumo addirittura il sesto. Nella classifica dell’ambiente, pesa l’inquinamento: 67. per superamenti di biossido di azoto, 80. per quelli di Pm10, addirittura 90. per il Pm2,5. Male anche per rifiuti pro capite, 95., seppur nella differenziata nel capoluogo sia 54., e per consumo di elettricità, 85. Addirittura al gradino 101 della classifica per aree pedonali nel capoluogo, mentre per fotovoltaico su edifici pubblici è 56., per densità di piste ciclabili 41. e per disponibilità di verde urbano 37., anche se la densità vale la 65. posizione. Bene, invece, per veicoli elettrici sul totale del circolante, addirittura quinto posto.

LUCI E OMBRE

Poco sotto le migliori, invece, per i reati: 36. posto. Addirittura seconda per basso numero di estorsioni e 11. per furti d’auto, ma sempre nella parte alta della classifica per tutte la fattispecie, con l’unica nota dolente dei furti in appartamento, per i quali, con 331,84 furti ogni 100mila abitanti, è al 100. posto. Nella classifica della sicurezza sociale, 38. posto complessivo, spiccano in negativo il numero dei suicidi, 82. posto, la variazione della mortalità rispetto al quinquennio 2015-2019 tra gli under 65 anni, 97e. posto, anche se per la variazione della mortalità tra gli over 65 è seconda. Male su istruzione e formazione, 77., con l’88. posto per diplomati, il 75. per laureati e addirittura il 106. per formazione continua. Malissimo nella classifica popolazione, sul 98. gradino, soprattutto per effetto del tasso di mortalità e dell’indice di vecchiaia, 94. posto per entrambi, nonché della bassa natalità, 101. posto. Bene nella classifica salute, nonostante il 73. piazzamento per la disponibilità di posti letto in reparti specialistici, ma con alti numeri per la diagnostica, in particolare il terzo posto per risonanze magnetiche per 100mila abitanti.
Bocciata per tempo libero: 91. posizione, frutto anche del 95. posto strutture turistiche, del 77. per strutture dedicate al tempo libero, il 72. per le palestre, il 91. per le librerie, il 95. per i ristoranti e il 99. per i bar.

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