«Spariti i fondi per le lagune». Erano previsti 70 milioni nel Pnrr per scavare le uscite a mare

Lunedì 6 Marzo 2023 di Anna Nani
Laguna in Polesine

PORTO TOLLE (ROVIGO) - La segreteria provinciale del Pd va all'attacco del centrodestra sulla vivificazione delle lagune. «Perché i fondi del Pnrr per le lagune, 70 milioni, sono stati spostati su altri capitoli? Cosa fanno Regione, Crepaldi e Pizzoli per le nostre lagune?», domanda Angelo Zanellato che guida i Dem polesani. Un tema che non riguarda solo gli specchi acquei portotollesi, ma pure della vicina Rosolina, sempre a guida centrodestra con il sindaco Michele Grossato. «I nostri pescatori e le loro famiglie come potranno pensare di guadagnarsi il pane, vista la situazione in cui sono finite le nostre lagune? Oggi sia Caleri, Rosolina, Barmamarco e Pila, per non parlare delle altre, sono in una situazione disastrosa.

I nostri pescatori di vongole non sanno se riusciranno ad avere uno stipendio dignitoso, le nostre barche che pescano in mare sono sempre più in difficoltà a uscire dai porti».


BARCHE INCAGLIATE
Zanellato continua la propria disamina: «Qualche giorno fa, dopo una giornata di pesca, alcune barche nel rientrare in porto a Pila hanno rischiato non solo di incagliarsi com'è successo (rovesciando tutte le casse di pesce azzurro frutto di un pesante lavoro), ma di creare danni notevoli sia allo scafo che al motore, costi che poi ricadono totalmente sulle tasche dei pescatori. Questo avviene perché la bocca di Barbamarco necessita di continue escavazioni dell'uscita in mare, o meglio ancora della costruzione di due pennelli in sasso, che consentano il mantenimento costante dello sbocco in mare». Il segretario del Pd si domanda cosa faccia al riguardo la Regione. «L'unica cosa che si sa è che i 70 milioni del Pnrr previsti per la vivificazione delle lagune, sono stati collocati in altri investimenti. Mentre Crepaldi e Pizzoli, difesi dalla collega di giunta Bertaggia, stanno impegnando il loro tempo, invece di andare a protestare a Venezia, a realizzare un altro distributore nel porto di Pila, che diventerebbe un doppione creando un danno alle nostre cooperative che operano in quella zona. Con questa scelta non si tiene minimamente in considerazione che l'attuale distributore già oggi offre pari condizioni fra i soci della cooperativa che lo gestisce (la Pila, ndr) e i non soci delle altre cooperative che utilizzano il porto in questione».


Continua ancora Zanellato con altre domande: «Per quale motivo la giunta alla unanimità ha approvato l'uso di 80mila euro di soldi pubblici per comprare le testate del distributore che forse non riusciranno ad attivare in tempo per la rendicontazione? Per quale motivo continuano a dire ai pescatori che stanno lavorando affinché la Regione trovi i fondi per le lagune, sapendo che la stessa Regione ha dirottato i fondi del Pnrr previsti per le lagune, in altri progetti? Cari amministratori, non si può vivere di bugie o di foto, occorrono fatti: l'unica cosa concreta è che oggi le lagune sono a secco con i pescatori che non riescono più a pescare e la flotta peschereccia rischia tutti i giorni di perdere il proprio pescato o peggio ancora, la vita. Perché non spiegate pubblicamente ai pescatori cosa c'è dietro questa inerzia e per quale motivo esiste questo accanimento nel volerla realizzare?».

Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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