Giusto multare la bambina di 12 anni alle giostre, sindaco e Lega d'accordo

Mercoledì 27 Ottobre 2021 di Roberta Merlin
Bambini alle giostre del luna park di Rovigo
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ROVIGO - Fa discutere il caso della dodicenne sanzionata dalla Polizia locale dopo essere stata pizzicata, domenica pomeriggio, alle giostre senza il Green pass, obbligatorio per accedervi.

La notizia ha fatto il giro d’Italia: sembra infatti che Rovigo sia la prima città dove una bambina sia stata sanzionata per non essere in regola con il lasciapassare, previsto a partire dai 12 anni per frequentare luoghi di aggregazione.

DECISIONE GIUSTA
Il sindaco Edoardo Gaffeo, che ha la delega alla Sicurezza, difende l’attività degli agenti della Polizia locale, impegnati in questi giorni a effettuare i controlli alla fiera e appunto al Luna park di viale Porta Adige. «A seguito di un controllo è stato suggerito alla ragazzina priva di Green pass, la necessità di recarsi fuori, senza alcun tipo di forzatura di intervento. La ragazzina è rientrata sapendo che non poteva farlo, a quel punto diventava inevitabile procedere come previsto dalla normativa. Ci siamo limitati ad applicare una normativa che era stata definita a livello centrale e validata a livello prefettizio».

Secondo il primo cittadino, la sanzione inflitta alla famiglia della dodicenne cui i vigili hanno provveduto a fare recapitare il verbale dell’infrazione, che prevede una multa di 400 euro (il minimo) non era evitabile, dal momento che la giovane non ha dato retta all’indicazione degli agenti di uscire dalla fiera. Ha disobbedito, insomma, alle forze dell’ordine e chissà se anche ai genitori recandosi al Luna park con le amiche. Certo che, commentano molti cittadini sui social dove è rimbalzata con un certo eco la notizia, 400 euro di multa non sono pochi per una famiglia, in particolare in un periodo di crisi economica. Per il momento, però, il Comune non sembra avere intenzione di fare un passo indietro: la sanzione non può essere cancellata in quanto perché le regole sono queste e chi non ha il Green pass e un’età superiore ai 12 anni, non poteva accedere alla fiera e nemmeno al Luna park.

LEGA D’ACCORDO
Sul caso interviene anche il capogruppo in consiglio della Lega Michele Aretusini, in linea con Gaffeo sulla questione. «Sul caso noto molta disinformazione nel commentare la questione - spiega il consigliere della Lega - tutte le opinioni sono legittime, ma è pur vero che una conoscenza di base di quanto si commenta sarebbe auspicabile. A quanto so alla ragazzina, già colta in fallo durante un controllo con alcuni suoi amici tutti in regola, era stato spiegato il senso della norma e le era stato chiarito che senza Green pass, non avrebbe potuto restare alle giostre. Nessuna volontà di sanzionare, quindi. In seguito, è stata trovata di nuovo alle giostre e alle richieste degli operatori avrebbe detto di avere il Green pass: non è stata trovata traccia. A quel punto è stata comminata la sanzione non a lei, ma ai genitori. Ovviamente, se il Green pass emergerà, la multa verrà annullata. Penso, inoltre, sia importante anche sottolineare un altro aspetto: che messaggio si sarebbe trasmesso, ai compagni della bimba, tutti in regola da subito, se non si fossero presi provvedimenti, dopo che a fronte di una precedente spiegazione, la violazione era stata ripetuta? Non sarebbe stato come metterli di fronte al fatto che rispettare le regole non ha senso, che possono essere violate senza alcun problema? Penso di sì».
Aretusini aggiunge, in merito alla fiera, che «dopo tre giorni pieni, sono state elevate in tutto quattro sanzioni. Credo sia il dato migliore per capire come la nostra polizia locale abbia anteposto a ogni logica sanzionatoria, quella della prevenzione e della spiegazione».


IL DISSENSO
A manifestare il dissenso sull’obbligatorietà del pass in fiera sono Matteo Silvestri del direttivo comunale e provinciale di Fratelli d’Italia e il capogruppo Mattia Moretto. «Fa male leggere nei cartelli che per accedere sia necessario il Green pass. Riteniamo che prevedere l’obbligatorietà del Green pass in un luogo aperto, parliamo delle vie e delle piazze della città, sia oltre che discriminatorio, un vero e proprio scempio che ci rende ridicoli di fronte ad altre realtà».
 

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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