Il Covid si porta via il patron Parente, capostipite dell'azienda pirotecnica

Martedì 9 Marzo 2021 di Marco Scarazzatti
Romualdo Remo Parente, capostipite dell'azienda di fuochi artificiali di Melara

MELARA -  Il Covid miete un’altra vittima illustre nel mondo dei fuochi artificiali. Dopo la morte di Maria Manfrin, la pioniera dell’azienda di fuochi d’artificio Martarello di Arquà, avvenuta il 3 aprile 2020, ieri è stata la volta di Romualdo Remo Parente, capostipite di una famiglia di grandi imprenditori nel settore pirotecnico mondiale.

A Melara, dove era giunto nel dopoguerra, proveniente dalla Puglia, Parente era conosciuto come l’uomo che sapeva dipingere il cielo. Era stato anche sponsor della società di pallavolo Le Api di Melara quando questa era approdata con la formazione femminile in serie D ed era stato anche nominato cavaliere del lavoro. Con lui se ne va un altro pezzo di storia dei fuochi d’artificio del Polesine.

IL RICORDO
«Ci sono vite comuni e vite straordinarie - racconta uno dei figli, Antonio - Vite fatte di tenacia, forza d’animo, umiltà e competenza, generosità e fantasia. Quando queste se ne vanno, il vuoto che lasciano è immenso. Purtroppo questo maledetto virus, oltre a metterci in ginocchio dal punto di vista lavorativo ed economico, ci ha portato via anche il nostro presidente, fondatore e capo famiglia». Romualdo Parente, da tutti conosciuto come Remo, aveva 80 anni. Per il mondo degli spettacoli pirotecnici, ma anche per quello dell’arte e degli eventi, era il punto di riferimento di una delle aziende di fuochi d’artificio più importanti a livello mondiale. Quella di lunedì 8 marzo 2021 sarà per la Parente Fireworks Group una data che rimarrà ben impressa, come giorno in cui se ne è andato il grande uomo che sapeva colorare il cielo.

LA STORIA
Partito da Torremaggiore, piccolo paesino della Puglia, si era stabilito a Melara, nel luogo dove ancora oggi è presente il quartier generale dell’azienda. Da lì, anno dopo anno, un sacrificio dopo l’altro, Parente é riuscito a costruire insieme al padre e al fratello Augusto un’azienda di impareggiabile importanza per tutto il mondo degli spettacoli pirotecnici e di fuochi d’artificio, arrivando a meritare la nomina di cavaliere del lavoro. «Non si possono contare tutti i traguardi raggiunti da mio padre in campo imprenditoriale e nella pirotecnia mondiale - prosegue Antonio Parente - È stato una guida per intere generazioni di pirotecnici, trasmettendo la sua passione e le sue competenze prima a noi figli (Claudio e Davide, sono gli altri due, ndr) e poi ai nipoti. Assieme a tutti noi e alla sua squadra di lavoro, in un perfetto legame tra tradizione e innovazione, ha raggiunto vette di eccellenza inimmaginabili, conquistando guinness dei primati e portando spettacoli mozzafiato, firmati Made in Italy, in giro per i cinque continenti».

AZIENDA LEADER
Grazie alla straordinaria vita del signor Romualdo, oggi la Parente Fireworks Group è sinonimo di eccellenza e qualità, maestria italiana e tradizione pirotecnica. «È seguendo gli insegnamenti di un uomo così immenso che tutto il gruppo continuerà a portare la felicità e la meraviglia nelle città di tutto il pianeta». Romualdo Parente ha fatto in tempo a godersi gli ultimi due spettacoli effettuati dalla sua ditta il 31 dicembre 2020: in contemporanea a Ferrara, con l’incendio del castello, e nella valle montana di Castellano, in Trentino. «Facendo parte del settore degli spettacoli - conclude Antonio Parente -, da un anno esatto siamo in ginocchio, con perdite ingenti». E’ bello poter immaginare che lassù, nel cielo colorato di fuochi artificiali, ci possa essere un derby tutto polesano tra la “Maria dei foghi”, così come veniva chiamata ad Arquà Maria Manfrin Martarello, e Romualdo Remo Parente, che da ieri sono tornati ad essere “rivali” come un tempo.
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Ultimo aggiornamento: 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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