Rovigo. In vista delle amministrative incontro Pd-Psi per studiare le future mosse: mettere all'angolo il sindaco e i civici

Il sindaco uscente Edoardo Gaffeo appare sempre più solo

Sabato 16 Settembre 2023 di Elisa Barion
Edoardo Gaffeo

ROVIGO - La campagna elettorale per le Comunali 2024 non è ancora iniziata, ma sullo scacchiere delle forze politiche locali le pedine si stanno muovendo già tempo, sia nel campo del centrodestra che in quello del centrosinistra. Partendo da quest'ultimo schieramento, attualmente alla guida del capoluogo, quello che si intravede è il sindaco uscente Edoardo Gaffeo sempre più civico, ma anche sempre più politicamente solo. La sua ricandidatura, insomma, non sembra avere la strada in discesa. Gaffeo sta puntando tutto sul peso civico del proprio mandato. Emblematici sono gli incontri che la sua lista Civica per Rovigo ha organizzato a partire da oggi, centrati proprio sulla partecipazione dei cittadini e sul "cambiamento civico". D'altra parte i rapporti con il Pd, principale componente della sua maggioranza, non sono mai stati tutti rose e fiori. Al contrario: la distanza tra Gaffeo e la segreteria del circolo dem rodigino, guidato da Giacomo Prandini, è siderale, visto che più volte in questi quattro anni le due parti si sono scontrate, spesso con toni anche duri. E così se Gaffeo sembra non puntare sull'appoggio del Pd nella ricandidatura, questo non sembra voler puntare sul Gaffeo bis. A prendere le distanze da Gaffeo ora sembra essersi aggiunto anche il Psi, che pure ha un proprio rappresentante in maggioranza, ossia Gianmario Scaramuzza, entrato in consiglio comunale attraverso la lista del Forum dei cittadini.

Il confronto Pd-Psi

I due partiti si sono incontrati per avviare un dialogo in vista delle Comunali. «L'incontro - spiegano in una nota congiunta - si è svolto nella sede del Psi in un'atmosfera di serenità e soddisfazione per aver ritrovato quel modo di confronto che da tempo mancava. All'incontro erano presenti come padroni di casa Gianni Nonnato e Gianmario Scaramuzza, per il Pd il segretario provinciale Angelo Zanellato, il segretario comunale Giacomo Prandini e la presidente del consiglio Nadia Romeo. Essendo un primo incontro interlocutorio, si è cercato di analizzare le questioni principali dello stare insieme, condividendo il fatto che necessita ritrovare e riportare al centro la politica e con la politica ritrovare modalità di confronto; che ha sempre permesso poi di trovare delle convergenze». Il comunicato prosegue: «Si è altresì condiviso il fatto che la politica ha nel proprio essere la ricerca della condivisione sui temi e sulle scelte, non può essere sostituita dal civismo solitario, con il quale ci si deve confrontare, ma non lo si può subire. L'obiettivo emerso dall'incontro è quello della ricerca tramite il confronto e il rispetto delle proprie convinzioni, di argomenti ed obiettivi comuni, affinché il Psi e il Pd, ma anche tutte le altre forze politiche del centrosinistra presenti all'interno dell'Arco costituzionale, possano ritornare a essere i soggetti che delineano la politica provinciale, per un rilancio dello sviluppo economico e sociale del territorio polesano». Come a dire: il civismo va bene, ma fino a un certo punto. E questo è senza mezzi termini, un monito a Gaffeo che rischia di restare al palo se non apre le porte al dialogo con i partiti. «Al termine dell'incontro - concludono i due partiti - è stato dato mandato al segretario provinciale del Pd di avviare un primo approccio di dialogo con i partiti sopra citati, per poi convergere in un incontro da farsi a breve, che possa mettere insieme un programma elettorale che possa rappresentare tutte le realtà comunali che saranno chiamate al voto nel 2024».

Nel centrodestra

Se il centrosinistra sta cercando una convergenza per restare unito, per il centrodestra l'ordine tassativo dalle segreterie regionali e nazionali dei partiti nello schieramento è quello di correre uniti senza se e senza ma. Intanto la segreteria regionale della Lega ha indicato i due legati elettorali per la provincia. Si tratta di Giulia Barazzuoli, consigliere comunale a Stienta, e di Andrea Tomaello, vicesindaco di Venezia. Saranno le due figure incaricate di curare tutti gli aspetti tecnici della campagna elettorale in Polesine, mentre il responsabile politico è lo stesso segretario regionale Alberto Stefani

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