Colpisce il fratello a pugni e i carabinieri con una mannaia: fermato con lo spray al peperoncino

Mercoledì 15 Novembre 2023 di Francesco Campi
Una pattuglia dei Carabinieri di Castelmassa

GIACCIANO BARUCHELLA  - Con una mannaia nascosta addosso, prima ha aggredito il fratello, poi, quando questo ha chiamato i carabinieri, lo ha picchiato anche sotto gli occhi dei militari, scagliandosi infine anche contro gli uomini in divisa: è stato fermato con lo spray al peperoncino e ammanettato. 
È successo lo scorso fine settimana a Giacciano con Baruchella. Protagonista dell’azione, tanto sconclusionata quanto violenta, è stato un 31enne di origini marocchine. Non è ancora ben chiaro il perché sia nato il litigio con il fratello, insieme al quale convive. Fatto sta che la sua esplosione di ira ha talmente preoccupato il congiunto da spingerlo a telefonare ai carabinieri perché intervenissero per salvarlo. Cosa che prontamente i militari hanno fatto. Quando la pattuglia ha raggiunto la loro abitazione, il fratello aggredito è corso per spiegare cosa stesse accadendo e perché aveva chiamato il “112”, dicendo di essere stato assalito senza motivo.

A chiarire quale fosse il livello di rabbia dell’altro, il fatto che l’aggressore abbia dato dimostrazione della propria violenza proprio sotto gli occhi dei tutori dell’ordine, sferrando un pugno al volto al fratello, “reo” di parlare con i militari. I carabinieri, a questo punto, hanno intimato all’aggressore di allontanarsi, spostandosi poi verso l’auto di servizio insieme alla vittima, per raccogliere altre informazioni sull’accaduto, prendere nota delle identità dei due fratelli e sincerarsi delle condizioni di quello picchiato. Ma l’altro non ha desistito e, dopo essersi inizialmente allontanato, è poi tornato alla carica, cercando ancora di raggiungere il fratello per colpirlo nuovamente. I carabinieri si sono frapposti. Ma, così facendo, hanno attirato su di loro l’ira del 31enne, che ha continuato a mulinare pugni come un ossesso, colpendo anche uno dei carabinieri, alla testa, vicino ad un orecchio. Gli altri pugni sferrati sono stati schivati dal militare, che ha cercato di agevolare l’intervento del collega, insieme al quale è poi riuscito a fermare la raffica del 31enne. I due militari hanno utilizzato anche lo spray in dotazione alle forze dell’ordine come strumento di dissuasione e autodifesa.

L’ARRESTO 

Una volta che il 31enne è stato immobilizzato è stato poi perquisito, e si è scoperto che sotto i vestiti teneva una mannaia. Dichiarato in arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, è stato poi trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Castelmassa, in attesa della direttissima. Lunedì è stato accompagnato dinnanzi al giudice, che ha convalidato il suo arresto e lo ha giudicato con rito abbreviato, così come chiesto dalla difesa. Nei suoi confronti è stata quindi decisa una condanna, comprensiva dello sconto di un terzo in virtù del rito scelto, di 1 anno 9 mesi e 12 giorni. Al termine dell’udienza, i carabinieri lo hanno accompagnato in carcere.
 

Ultimo aggiornamento: 07:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA