Rovigo. Piazza Annonaria, la riqualificazione passa per il cibo

Resta ancora un nodo, non secondario, da risolvere, ovvero: trovare le risorse necessarie per realizzare i lavori previsti

Sabato 4 Marzo 2023 di Elisa Barion
La riqualificazione di piazza Annonaria

ROVIGO - Piazzetta Annonaria come il Mercato de San Miguel di Madrid o il Marché Des enfants rouge di Parigi. Oppure, per restare in Italia, come quello coperto di San Lorenzo a Firenze e la Cappa Mazzoniana della stazione Termini di Roma. Gran parte degli esempi citati sono esperienze di rigenerazione urbana che hanno unito la riqualificazione di uno spazio a vocazione commerciale a strategie di marketing ben strutturate, con il risultato che lo spazio in questione è diventato un vero e proprio centro affollato e vitale.

E gli affari delle attività che si trovano al suo interno vanno a gonfie vele.

L'obiettivo

La stessa cosa potrebbe accadere per piazza Annonaria, storico luogo centrale di Rovigo, che da anni cerca un riscatto, senza successo: sul tavolo degli operatori che ancora resistono nello spazio dell'ex ghetto rodigino, c'è la proposta di trasformare la piazzetta in una sorta di mercato coperto votato non solo al commercio, come è attualmente, ma anche alla somministrazione di cibi e bevande. Come? Attraverso il progetto di riqualificazione "City branding" che è arrivato alla fase esecutiva e che vede nella piazzetta Annonaria, così come nell'ex forno comunale, due dei quattro punti cardine dello sviluppo futuro della città. Quella di rendere la piazzetta una sorta di grande locale che affianchi alle attività commerciali presenti uno spazio adeguatamente allestito per consentire agli utenti di consumare sul posto è una delle due proposte di riqualificazione presentate agli operatori nel corso di un incontro che si è svolto con gli assessori ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto, all'Urbanistica Luisa Cattozzo e al Commercio Giorgia Businaro. L'ambito del progetto è quello, noto da tempo, del piano di riqualificazione "Italia city branding". Piano la cui progettazione, fino allo stadio esecutivo, è stata finanziata dal Comune con circa 700mila euro ottenuti tramite Invitalia, Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa del ministero dell'Economia e che oltre a piazza Annonaria, coinvolge anche altri tre siti storici e cadenti: l'ex comando di Polizia locale di piazza Garibaldi e l'ex forno comunale, entrambi collegati a piazza Annonaria, e l'ex caserma dei vigili del fuoco di via Donatoni.

Il mercato

Per quanto riguarda piazza Annonaria e l'ex forno comunale, che da progetto saranno collegati da un unico percorso pedonale, il piano si articola in due diverse proposte: la prima prevede una sistemazione radicale degli spazi, grazie a interventi di efficientamento energetico e rifacimento dei vari box, mantenendo però una vocazione strettamente commerciale. La seconda, invece, oltre alla riqualificazione degli spazi, introduce un nuovo concetto di vendita che comprende, appunto, anche la somministrazione. Così la parte centrale della piazzetta si trasformerà in uno spazio coperto con la possibilità di consumare cibo e bevande sul posto. Per realizzare quest'ultimo progetto, però, serve il coinvolgimento e l'impegno degli operatori locali. «I commercianti - commenta l'assessore Businaro - hanno ascoltato con entusiasmo la proposta dell'amministrazione perché la piazza necessita di una riqualificazione, ma non si è mai arrivati a presentare una proposta strutturata come in questo caso. Per ravvivare la piazzetta, infatti, negli anni sono sempre stati avanzati progetti che riguardavano eventi e animazione, ma solo adesso è stato elaborato un progetto così articolato. Già da lunedì ho organizzato una serie di incontri individuali con gli imprenditori per raccogliere anche le loro proposte e osservazioni». Resta ancora un nodo, non secondario, da risolvere, ovvero: trovare le risorse necessarie per realizzare i lavori previsti. Ma su questo l'amministrazione, come spiegano Favaretto e Businaro, si è già attivata alla ricerca dei finanziamenti. 

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