La Coop chiude il supermercato alle Torri e il centro commerciale resta vuoto

Lunedì 27 Febbraio 2023 di Francesco Campi
L'ingresso del centro commerciale Le Torri in centro a Rovigo: la chiusura è a un passo

ROVIGO - La Coop si prepara a lasciare il centro di Rovigo, abbandonando il centro commerciale Le Torri, che a questo punto di commerciale avrà più nulla. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, dal momento che la storia del grande complesso commerciale, che nei progetti degli anni 90 doveva essere un grandioso investimento, è stata sempre segnata dalle difficoltà. Una scommessa persa quasi in partenza, ma è negli ultimi anni che tutto si è trasformato in una voragine senza fondo. Un abisso nel quale è caduto ogni tentativo di rilancio. E così, quella che doveva essere una cattedrale del commercio in centro, “un centro in centro”, si diceva, è diventata sempre più un deserto. L’ultimo anelito di vita, a parte un negozio di tappeti e un’esposizione di divani, è rimasto ormai solo il supermercato, scelto da tanti residenti del centro soprattutto per la sua posizione, oltre che per la cortesia e la disponibilità del personale.
Già, il personale.

Una quarantina di lavoratori ai quali già oggi potrebbe essere ufficializzata la notizia: da giugno la loro sede di lavoro cesserà di esistere. Certo, Coop Alleanza 3.0 è un colosso e per i dipendenti verranno sicuramente studiate soluzioni tese a evitare ripercussioni occupazionali, anche con spostamenti in altre sedi del gruppo. E tutto verrà gestito insieme ai sindacati, per ridurre i contraccolpi. Ma la mazzata arriverà e sarà pesante.

NUOVO VUOTO IN CENTRO
Una mazzata che sarà pesante anche dal punto di vista urbanistico, per una città che si trova ormai a essere sempre più svuotata, senza un disegno, senza una prospettiva. La definitiva chiusura del centro commerciale Le Torri, perché senza la Coop quelle porte non si apriranno più, significherà l’apertura di un enorme vuoto urbano proprio nel cuore della città. E perché senza la Coop decade anche l’ultima speranza di rilancio.
Proprio la Coop, infatti, poteva giocare in prima persona la carta della rinascita del complesso, magari realizzando un Ipercoop, come quelle che ci sono nella vicina provincia di Ferrara e che attraggono clienti da grandi distanze. Poteva essere il volano di una rinascita commerciale del centro città nel quale le saracinesche continuano a decine ad abbassarsi per non rialzarsi più. Lo scorso marzo, quando la street artist Freak of nature ha fatto tappa a Rovigo, dipingendo le vetrine dei negozi sfitti del centro cittadino, con il suo inconfondibile bambù e il numero progressivo, ha “censito” 85 locali commerciali deserti. Una cifra al ribasso e che nel frattempo è aumentata. Il tutto mentre il centro commerciale La Fattoria continua ad ampliarsi apparentemente senza conoscere crisi. La crisi, invece, c’è per tutti, compresa la grande distribuzione organizzata.

CONSUMI GIÙ
Proprio nel Rapporto Coop di settembre, l’analisi nazionale con le previsioni per il 2023, si sottolineava come dopo un anno di aumenti record, trainati dai rincari energetici, nonostante un primo rallentamento dei prezzi entro l’estate, l’inflazione dei beni alimentari lavorati resterà elevata, più 6,7% medio, e si ridurranno i volumi acquistati dalle famiglie nella Gdo, meno 0,9%, con conseguente calo degli investimenti e ricadute anche sul fronte occupazionale. Tuttavia la Coop, oltre a mantenere il punto vendita di viale della Pace, parrebbe comunque indirizzata a valutare un nuovo punto vendita da realizzare ex novo, ma in zona periferica, lasciando il centro commerciale del centro storico in balia del proprio destino. Ovvero di un enorme vuoto urbano. Proprio nella strada parallela a Corso del Popolo, alle spalle delle Due torri, a poche centinaia di metri dal Duomo e di fronte a dove dovrebbe sorgere il nuovo tribunale.

PARCHEGGIO ADDIO
Un aspetto spinoso, questo, visto che proprio in vista della realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia negli spazi dell’ex questura di via Donatoni, altro enorme vuoto urbano nel centro storico, si è posto il tema della scarsità di parcheggi in zona. Ed è emersa l’ipotesi di sfruttare almeno il parcheggio del centro commerciale. Anche perché quando il nuovo Piano del traffico diventerà operativo, il nuovo Tribunale si troverà in piena Ztl. Come aveva spiegato il sindaco Edoardo Gaffeo, questo non avrebbe rappresentato un problema proprio perché il centro Le Torri avrebbe potuto garantire un parcheggio da 260 posti auto. Di mezzo, però, la procedura fallimentare incardinata al Tribunale di Milano. Il Comune aveva già contattato la commissaria liquidatrice per formulare una proposta commerciale per utilizzare l’area e riconoscendo che questa sarebbe strategica in vista dello sviluppo urbanistico futuro. Ma l’aver ignorato fino a oggi il problema, lo fa deflagrare in tutta la potenza.
La difficile situazione manutentiva del complesso è uno dei fattori che spinge la Coop verso l’addio. Dal grande lucernario ormai un colabrodo, che costringe a ricoprire l’area centrale con secchi e catini per contenere le gocce che cadono a terra a ogni pioggia, a scale mobili e ascensori continuamente in tilt, senza contare il parcheggio nel quale l’assenza di manutenzioni si fa ogni giorno più visibile, con canalette che saltano aprendo voragini insiodse per gli pneumatici e continue infiltrazioni. Un decadimento che come in una spirale, porta a un progressivo abbandono anche dei clienti. Fino alla scelta di dire basta. La speranza è l’ultima a morire, ma per uscire da questa spirale bisogna agire.

Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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