Ultime 48 ore per l'Iras, poi scatta l'ultimatum del commissario per la liquidazione

Lunedì 30 Gennaio 2023 di Francesco Campi
Uno scorcio dell'Iras a San Bortolo, a Rovigo

ROVIGO - Sulle trattative per un accordo che permetta all’Iras di evitare la messa in liquidazione e al Comune di dare un futuro a Casa Serena, che altrimenti rischia di rimanere un immenso scatolone vuoto in un quartiere che necessita di riqualificazione, a cominciare dall’analogo vuoto scatolone dell’ex Maddalena, e non certo di altri ruderi, il silenzio continua a regnare. E questo non è un buon segno, visto che secondo le ultime affermazioni del commissario straordinario dell’Iras, Tiziana Stella, la data del 31 gennaio, ovvero domani, potrebbe essere quella del punto di non ritorno. Il commissario, in mancanza di una soluzione, potrebbe rimettere il mandato e a questo punto il prossimo commissario sarà un liquidatore.
Il primo cittadino tace sugli sviluppi della delicata vicenda che indubbiamente, in caso di mancato accordo, con il fallimento della storica struttura pubblica e l’abbandono d Casa Serena, a dispetto dei tanti progetti vagheggiati, rischia di essere un macigno sul bilancio politico della sua amministrazione.

Opposizioni e le organizzazioni sindacali, invece, hanno fatto sentire con forza la propria voce, lanciando allarmi preoccupati.

SOSTEGNO AL SINDACO
A intervenire, a sostegno dell’amministrazione, è il Forum dei cittadini, una delle tre liste che sostengono la giunta Gaffeo, che rimarca un aspetto da sempre evidenziato dal primo cittadino stesso, relativo al fatto che il Comune, ente pubblico, debba rispettare le specifiche norme contabili amministrative, come, del resto, anche Iras, Regione, Ater e Ulss. «È imprescindibile - afferma una nota firmata dal presidente Federico Saccardin - che le azioni necessarie siano rispettose della legge e trattandosi di soldi pubblici, quindi dei cittadini di Rovigo, correttamente giustificate. È questo il terreno su cui il Comune sta verificando la possibilità di addivenire alla definizione di un accordo di programma, che abbia le caratteristiche della legittimità e consenta al consiglio comunale di approvarlo. Per raggiungere questo obiettivo c’è la più ampia disponibilità del Forum a sostenere quanto sarà definito nel complesso confronto in essere, auspicando a breve il raggiungimento di una intesa coerente con le leggi che regolano l’uso delle risorse pubbliche».
Poi si cerca di spostare lo sguardo sul passato, sulle colpe precedenti, quasi ad alleviare il peso delle scelte decisive compiute nell’ultimo anno. «Il Forum, l’intera maggioranza e il sindaco in primo luogo - continua Saccardin - sono impegnati a trovare una soluzione positiva che porti alla risoluzione consensuale della convenzione del 2004: attraverso tale convenzione il Comune di allora, guidato da una giunta di centrodestra, concesse in uso gratuito Casa Serena all’Iras per 99 anni, con l’impegno di effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria. Sei anni di commissariamento dell’Iras da parte della Regione non hanno risolto la difficile situazione finanziaria, derivante apparentemente proprio dalla gestione di Casa Serena, di questa importante istituzione che, ricordiamolo, è totalmente autonoma dal Comune. Ciò nonostante, lo stesso Comune è impegnato a contribuire alla definizione di una prospettiva che assicuri un servizio pubblico ai cittadini di Rovigo per un periodo adeguato a garantire la sua attività anche per il futuro».
Di certezze al momento non ce ne sono, ma si ribadisce l’impegno: «Nessuno di noi vuole la liquidazione dell’Iras: anzi, nel proprio programma, l’obiettivo che il Forum si è dato è quello di trasformare lo stesso Iras da problema a risorsa. Siamo vicini ai lavoratori e alle loro organizzazioni, agli ospiti e ai loro familiari, comprendiamo la loro preoccupazione e il loro incitamento per una positiva soluzione di questa situazione, che vede il Comune impegnato a trovare una soluzione concordata da portare all’approvazione del consiglio. Questo è l’impegno del Forum dei cittadini, che auspica si possa giungere nel più breve tempo possibile a una positiva soluzione di questo problema che proviene dal passato, come per la questione piscine, ma che sentiamo il dovere di affrontare e risolvere».

Ultimo aggiornamento: 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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