Iras, silenzio dalla Regione sull'accordo con il Comune. Il sindaco non ha ancora ricevuto risposta alla proposta discussa giovedì

Martedì 17 Gennaio 2023 di Elisa Barion
Iras, silenzio dalla Regione sull'accordo con il Comune

ROVIGO - La quiete prima della tempesta o la tregua che prelude alla soluzione? Sul caso Iras, per ora, tutto tace.

La palla, in questo momento, è nelle mani della Regione, che in queste ore deve esprimersi sull'accordo di programma avanzato dal Comune. Accordo che impegna gli enti coinvolti nella partita, oltre alla Regione anche l'Ulss e l'Ater, a costruire un progetto complessivo per dare nuova vita a Casa Serena e allo stesso tempo, salvare i conti dell'Iras allo stremo scigliendo la convenzione su Casa Serena che lega, appunto, Comune e Iras.


L'ATTESA CONTINUA
Dopo il vertice di giovedì scorso a Venezia, a Palazzo Nodari era attesa una risposta dalla Regione nel «giro di 48 ore», come aveva fatto sapere il sindaco Edoardo Gaffeo, particolarmente ottimista dato che dalla riunione erano «arrivati dei feedback positivi». Venerdì, ovvero 24 ore dopo la riunione, né ieri è arrivata in municipio la lettera che formalizza l'ok o le richieste di modifiche. «Avrebbe dovuto arrivare oggi (ieri per chi legge, ndr) - spiega il sindaco - per ora non è arrivata». Intanto il tempo passa e «l'accordo interistituzionale» da chiudere «in tempi rapidissimi e con la volontà di tutti i soggetti coinvolti» si fa attendere, mentre all'orizzonte si profila lo spettro della messa in liquidazione dell'Iras, il che rappresenta l'unica strada percorribile, come prospettato dalla commissaria dell'ente Tiziana Stella alle commissioni consiliari riunite lo scorso 9 gennaio, nell'ipotesi di una mancata intesa. D'altra parte, come ha ribadito ancora Stella alle commissioni, i conti dell'ente sono in sofferenza e l'unica via per il salvataggio è rappresentata dalla somma che il Comune pagherà per gli ammortamenti degli interventi che l'Iras ha svolto su Casa Serena e dovranno essere versati con lo scioglimento della convenzione. Cifra che il Comune dovrebbe indicare chiaramente: sempre secondo il commissario, la cifra deve essere di 3,2 milioni, ma il Comune non l'ha quantificata in modo netto nella proposta, inserendo un «fino a 3,2 milioni» che lascia aperta l'ipotesi di poterne versare eventualmente di meno.


LA PROPOSTA
Nell'attesa di un esito alla vicenda, una proposta sul futuro di Casa Serena arriva da Guglielmo Brusco, responsabile Sanità di Rifondazione comunista e già assessore provinciale, secondo il quale «alcune decine di posti letto convenzionati, per malati psichiatrici» attualmente riconosciuti agli Istituti polesani di Ficarolo, potrebbero essere trasferiti «alla struttura pubblica Iras di Rovigo». Secondo Brusco, questa operazione si tradurrebbe in «riqualificazione, nuovi servizi e nuove entrate per l'Iras». Questo «potrebbe essere utile anche ai malati, alla luce del fatto che dal 2019 è stata decisa la cancellazione del reparto di Psichiatria al San Luca di Trecenta. Servizio provinciale di Psichiatria che ora è per gran parte concentrato all'ospedale di Rovigo, certamente più vicino all'Iras che non agli Istituti polesani di Ficarolo».
 

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