Rovigo. «Tuo figlio ha investito e ucciso una bimba. Paga e non finirà in carcere». Anziana s'insospettisce e fa arrestare i truffatori

La donna ha chiamato la polizia e assieme agli agenti ha teso una trappola ai malviventi

Giovedì 29 Giugno 2023 di Francesco Campi
Anziana sventa truffa

ROVIGO - «Pronto signora, sono un maresciallo dei carabinieri, suo figlio ha investito e ucciso una bambina e rischia il carcere a meno che non paghi la cauzione di 25mila euro». Una frase pronunciata a bruciapelo e arrivata come un pugno alla bocca dello stomaco di un'anziana rodigina, che seppur presa dal panico, ha conservato la lucidità necessaria per fiutare qualcosa di strano. E così ha chiamato la polizia. Ha fatto la cosa migliore perché grazie alla sua telefonata e anche al suo coraggio nel fare poi da esca, la Squadra mobile è riuscita ad arrestare in flagrante due truffatori di origini polacche.

«Paghi o suo figlio rischia il carcere»

È stato nella tarda mattinata di sabato che la Sala operativa della questura ha ricevuto la chiamata di un'ultrasettantenne in forte agitazione, che ha spiegato di essere stata contattata da una donna, qualificatasi come maresciallo dei Carabinieri, che l'aveva avvisata che il figlio aveva investito una bambina e rischiava il carcere a meno che non pagasse in contanti o in gioielli la somma detta. Immediatamente è stato realizzato che si trattava del "gancio" dell'abusata truffa del falso incidente, anche perché la libertà su cauzione in Italia non esiste. Gli investigatori della Mobile hanno subito raggiunto l'abitazione della donna e l'anziana si è fidata di loro, facendoli entrare in casa per farsi assistere nel caso in cui i malviventi la ricontattassero. Cosa avvenuta poco dopo, con l'invito a preparare oro e contanti. La donna ha chiesto di poter parlare col figlio, per sapere come stava, e al telefono si è presentato un uomo che si è spacciato per suo figlio e le ha detto di fare ciò che le veniva chiesto. Supportata dai poliziotti, la donna ha deciso di preparare una borsa mettendo dentro vari gioielli per una consegna fittizia. Una sorta di "Stangata" in salsa rodigina. Solo che a finire nel sacco sono stati i truffatori. Nel frattempo, mentre gli operatori della Mobile erano appostati in casa, altri poliziotti si sono schierati nei pressi dell'abitazione e quando un uomo si è presentato alla porta dell'anziana per farsi consegnare la borsa con i gioielli, lo hanno circondato. Capendo di essere finito in trappola, l'uomo ha cercato di fuggire, ma è stato inseguito e arrestato in flagranza.

Arrestato anche il complice

L'operazione non si è esaurita qui. Perché nella rete tesa dai poliziotti è finito anche il complice, notato mentre si stava aggirando a bordo di un'auto in modo più che sospetto. Sospetti divenuti certezza, quando al vedere l'arresto del complice, ha schiacciato sull'acceleratore cercando di scappare. Dopo un inseguimento durato circa un chilometro, la polizia è riuscita a interrompere la fuga e a far scattare il secondo arresto. I due, accusati di tentata truffa, aggravata dall'aver profittato della condizione di vulnerabilità della vittima dovuta all'età, e per aver ingenerato in lei il timore di un pericolo immaginario e l'erroneo convincimento di dover eseguire un ordine dell'autorità, sono rimasti il fine settimana nella camera di sicurezza della questura, per comparire lunedì mattina davanti al giudice che ha convalidato l'arresto e ha disposto, in attesa della prossima udienza, la misura del divieto di dimora nelle province di Rovigo e Padova. 

Ultimo aggiornamento: 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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