Porto Tolle. Paura al ristorante, giovane rimane con la mano incastrata nell'impastatrice

Il giovane è stato portato all'ospedale in elicottero

Sabato 19 Agosto 2023 di Alessandro Garbo
Il ristorante dove è avvenuto l'incidente

PORTO TOLLE (ROVIGO) - La mano rimane incastrata nell'impastatrice e sono attimi di terrore. Ennesimo infortunio sul lavoro, stavolta a Scardovari nel ristorante Marina 70, quello che si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì.

Secondo le prime ricostruzioni dei fatti formulate dalle autorità, un giovane che lavora nel ristorante è rimasto incastrato con una mano nell'impastatrice. L'episodio è avvenuto verso mezzanotte e mezza, il ragazzo ha gridato e chiesto aiuto ai colleghi.

La dinamica dell'incidente

Immediati i soccorsi: sul posto sono sopraggiunti i vigili del fuoco e il personale del Suem 118. Inoltre, si è reso necessario l'intervento dell'elisoccorso per trasportare il ragazzo in ospedale e garantire le cure necessarie. Dopo alcune ore di ansia, arriva perlomeno una buona notizia: il giovane non è in pericolo di vita. L'infortunio che si è verificato tra giovedì e venerdì a Porto Tolle riaccende i riflettori su un tema di grande attualità, come quello degli infortuni sul lavoro. Sono due le vittime nei primi sei mesi del 2023, ma la provincia di Rovigo rimane "a rischio" secondo i dati diffusi dall'Osservatorio di Vega Engineering. Va fatto altresì notare che l'incidenza sul numero degli occupati è comunque in calo, rispetto al 32,3% registrato nello stesso periodo del 2022. E ancora, esaminando le percentuali il Polesine è la provincia veneta con il maggior numero di denunce, ben 1197. Diversamente da quello che potrebbe far intendere il solo numero degli infortuni mortali (2 in Polesine, entrambi in occasione di lavoro, su 42 vittime in Veneto tra gennaio e giugno 2023), la provincia di Rovigo continua a restare in "zona rossa" insieme a Verona (12 vittime) secondo la classificazione adottata dal team di esperti dell'Osservatorio Sicurezza sul lavoro e ambiente di Vega Engineering.

I dati

I professionisti da 14 anni studiano il rischio di infortunio sul lavoro, e da tre anni dividono l'Italia a colori - alla stregua della mappatura utilizzata durante l'emergenza pandemica - per mappare il rischio rispetto all'incidenza della mortalità. L'incidenza misurata nelle province venete in zona rossa è 21,5 a Rovigo e 26,5 a Verona, mentre Treviso è in zona arancione (18,5), e Padova (14,5) e Venezia (13,4) sono in zona gialla. Sono in zona bianca Vicenza (3 infortuni mortali) e Belluno: qui, nel primo semestre 2023, non si sono registrati decessi né in occasione di lavoro né in itinere. Sono dati che fanno riflettere e che hanno spinto Mauro Rossato, presidente dell'Osservatorio, a una preoccupante disamina: «Il Veneto - le sue parole - non abbandona né l'emergenza né il podio per le morti sul lavoro neppure alla fine del primo semestre del 2023. Un bilancio nefasto per una regione che è parte del cuore pulsante dell'economia del Paese». Oltre il 12% delle 296.665 denunce di infortunio complessive in Italia sono riscontrate in Veneto. La regione è terza sia per numero di vittime totali dopo la Lombardia (83) e il Lazio (47), sia che per denunce totali dopo Lombardia ed Emilia-Romagna. 

Ultimo aggiornamento: 17:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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