Esplode la stufa, 36enne incinta
abortisce per lo spavento

Martedì 22 Dicembre 2015 di Paolo Ponzetti
Esplode la stufa, 36enne incinta abortisce per lo spavento
LENDINARA - Erano appena arrivati a Lendinara per trascorrere come d’abitudine le ferie natalizie in Polesine e dintorni, ma lo scoppio della stufa a legna ha provocato una tragedia: l’aborto per una giovane donna incinta di tre mesi.

È quanto avvenuto l'altra sera a Lendinara in una piccola abitazione in via Santa Lucia, la stradina che dal Santuario conduce a Cavazzana, una casetta di proprietà di una 57enne tedesca nata a Colonia, arrivata nel pomeriggio con il figlio 32enne e sua moglie 36enne i quali vivono a Bergisch Gladbach, città di 110mila abitanti della Renania Settentrionale-Vestfalia appartenente al distretto governativo di Colonia.

Intorno alle 18, scaricate le valigie, l’uomo ha acceso la stufa a legna alla quale sembra fosse collegato un boiler. Mentre stavano preparando la cena è avvenuto lo scoppio con conseguente principio d’incendio. L’allarme è stato dato dagli stessi tedeschi i quali - nonostante paura e fumo - sono riusciti a domare le fiamme.

Da Rovigo sono arrivati in forze i Vigili del fuoco e le autoambulanze del Suem. Tutti sono stati trasportati al Pronto soccorso dell’ospedale del capoluogo. La 57enne e il figlio non hanno praticamente riportato conseguenze, mentre la 36enne ha subito ustioni al volto e al tronco giudicate guaribili in 8 giorni. Ma la peggior conseguenze è stata la constatazione da parte dei medici dell’"aborto ritenuto" o "aborto interno" per la donna al terzo mese di gravidanza a causa dello scoppio.
L’indagine su quanto è avvenuto è effettuata dai Carabinieri di Lendinara che sono intervenuti insieme ai colleghi di Badia Polesine e sono coordinati dal sostituto procuratore Davide Nalin che appare intenzionato a disporre una perizia sulla stufa che è stata posta sotto sequestro da parte dei militari. L’abitazione è stata invece dichiarata inagibile da parte dei Vigili del fuoco. L’indagine è stata avviata con l’ipotesi di reato di lesioni personali colpose.
Un tragico epilogo per una vacanza praticamente nemmeno iniziata.
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Ultimo aggiornamento: 13:51

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