Il Corso del Popolo verrà chiuso alle automobili entro 18 mesi

Venerdì 7 Febbraio 2020 di Roberta Merlin
Il destino di Corso del Popolo, l'arteria principale del centro, è sempre al centro dell'attenzione
ROVIGO - «Il Corso deve essere chiuso per fare spazio ai pedoni che lo frequentano: chiudere una strada al traffico per lasciarla vuota non ha alcuna utilità». Giacomo Pezza, il manager esperto di centro storici che ha da pochi giorni ha ricevuto dal Comune l’incarico di dirigere il Distretto del commercio del capoluogo, ieri a palazzo Nodari ha anticipato le azioni che intende mettere in atto nei prossimi mesi per rilanciare il centro storico e tutti i negozi della città, riaccendendo anche le luci di qualche vetrina sfitta.
TEMA DEL GIORNO
Pessa, manager anche del distretto di Bassano del Grappa e, in passato, di Este, ha subito affrontato uno dei temi “caldi” che più dividono, non solo i commercianti della città, ma anche la politica: il corso del Popolo va aperto alle auto oppure riservato a pedoni e biciclette? «Non ero mai stato a Rovigo – esordisce il manager padovano, originario di Montagnana - Ha un bellissimo centro, con tante potenzialità. Ne sono stato davvero piacevolmente stupito». Ma aggiunge: «Peccato per le troppe auto parcheggiate qua e là, lungo la Ztl che conferisce alla città un’aria disordinata. Secondo la mia esperienza è però una caratteristica dei piccoli centri, ossia l’abitudine di fermarsi con l’auto un po’ dove capita senza rispettare le aree di sosta».
ZTL ALLARGATA
La proposta di Pessa di potenziare la Ztl in centro a favore di iniziative per lo shopping ha subito trovato l’appoggio dal sindaco Gaffeo, al lavoro in queste settimane, assieme all’assessore all’Urbanistica Giuseppe Favaretto - proprio per dare un nuovo volto al centro storico, anche dal punto di vista commerciale. «Sono d’accordo con il manager - ha detto il sindaco - per lo sviluppo della città stiamo infatti ragionando su un cambio di approccio, sia dal punto di vista della viabilità che del commercio. I Distretti, in particolare, attraverso professionalità come quella che abbiamo individuato, vanno proprio in questa direzione».
CONTRIBUTI AL DISTRETTO
Grazie al bando regionale dei Distretti del commercio, il Capoluogo polesano, arrivato al quarto posto su 57 progetti in gara, si è infatti aggiudicato una prima di tranche di contributi di circa 249 euro. Soldi che, ha spiegato ieri Gaffeo, «saranno dedicati alla rigenerazione di alcune aree del centro attraverso l’arredo urbano e una serie di iniziative dedicate agli operatori che saranno messe presto a bando».
GLI OBIETTIVI
«L’obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere nei prossimi 18 mesi – ha spiegato il manager – è rendere più attrattivo il centro storico attraverso la valorizzazione delle imprese presenti, che saranno le vere protagoniste di una serie di eventi. Sono però dell’idea che il centro sia di tutti, dunque ho intenzione di coinvolgere nella necessaria riqualificazione anche i professionisti, i residenti e i turisti che arrivano in città».
CABINA DI REGIA
La prima parte della programmazione messa a punto dal manager padovano, con alle spalle una lunga esperienza in Confesercenti, riguarderà la costituzione di una cabina di regia con commercianti e imprenditori della città, che saranno coinvolti negli eventi futuri, come mostre, attività del teatro e università. «La seconda fase - continua Pessa - sarà invece dedicata all’analisi del contesto, attraverso il monitoraggio e le performance delle varie attività presenti, mettendomi anche a disposizione per chi ha bisogno di migliorarle». Già la prossima settimana il Comune e il nuovo manager chiameranno a confronti associazioni e commercianti della città, ma anche i proprietari delle vetrine sfitte.
STRATEGIE DI MARKETING
«Siamo pronti a partire, siamo belli carichi», ha detto ieri il sindaco, che con il nuovo manager del commercio condivide anche l’idea di potenziare il marketing e la comunicazione degli eventi. E proprio sugli eventi Pessa annuncia: «Le famiglie devono tornare a frequentare il centro – ha detto Pessa - Abbiamo 18 mesi di tempo per cambiare le sorti di questa città: nessuno deve più dire non vado a Rovigo perché non c’è niente”, come, in passato, è capitato anche a me».
 
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