Saldi invernali al via, Confcommercio Rovigo: «Qualche speranza in più rispetto allo scorso anno»

Iniziano oggi le vendite di fine stagione invernale 2024 Cauto ottimismo di Confesercenti e Ascom Confcommercio per il ritorno agli acquisti in negozio, preferito all'online

Venerdì 5 Gennaio 2024 di Elisa Barion
partono oggi i saldi invernali

ROVIGO - Giù i prezzi, arriva una boccata d’ossigeno per gli affari del settore commercio. Iniziano oggi le vendite di fine stagione invernale 2024, i cosiddetti “saldi”, appunto, invernali. In tutto il Veneto, come del resto nella maggior parte delle altre regioni italiane, sconti e prezzi ribassati saranno applicati a gran parte degli articoli in vendita fino al 28 febbraio. Tuttavia, le perplessità da parte dei rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria rodigine, Confesercenti e Ascom Confcommercio, non mancano anche se gli imprenditori associati si apprestano ad affrontare il periodo con un cauto, cautissimo, ottimismo.

O, almeno, come afferma Stefano Pattaro, presidente di Ascom Confcommercio Rovigo, «con qualche speranza in più rispetto allo scorso anno». Perché, tutto sommato, qualche debole segnale che fa ben sperare in un timido aumento delle vendite, alla fine, c’è. 

TIMIDI SEGNALI 

A dirlo sono i dati rilevati da Ipsos per conto di Confesercenti a livello nazionale citati da Vittorio Ceccato, vicepresidente di Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo. Secondo quanto riportato, anche a Rovigo, come nel resto d’Italia, «quattro cittadini su 10 hanno già pianificato di comprare in saldo, con un budget medio previsto di 267 euro, e c’è un ulteriore 56% che acquisterà in caso di offerta interessante e che quindi non ha preventivato la spesa. Ma il cambiamento climatico complica la partita dei commercianti: le temperature eccezionalmente miti registrate tra ottobre e dicembre hanno quasi dimezzato (-46%) gli acquisti delle collezioni autunno-inverno, ed i negozi arrivano ai saldi senza avere praticamente mai avuto l’occasione di venderle a prezzo pieno». 
«Su questo fronte Confesercenti sta combattendo una battaglia storica - evidenzia Ceccato - è da tempo che la nostra associazione ha chiesto di uniformare l’inizio e la fine dei saldi a livello nazionale. Anche perché, l’inizio dei saldi durante il periodo delle festività che ancora non si è concluso, può essere controproducente proprio in considerazione del fatto che, tra i vari fattori, il cambiamento climatico porta a una minore propensione agli acquisti invernali. E così è difficile far quadrare i conti. Inoltre bisognerebbe eliminare tutte le fattispecie di vendita poco ortodosse. Penso per esempio al Black Friday, all’anticipo del Black Friday, alle vendite promozionali, alle pre-vendite promozionali che ledono il meccanismo del normale commercio. Dunque è giusto che ci siano i saldi ma con una regolamentazione chiara e circoscritta». 

STAGIONE DIFFICILE 

Una valutazione, quella di Ceccato, in parte condivisa anche da Pattaro: «Siamo alle solite - esordisce - come ogni anno, non ci sono grandi novità. La stagione è difficile e poi il clima ci mette del suo perché la stagione invernale è sicuramente partita più tardi, quindi con un minore tempo di vendita a disposizione. Se poi si aggiunge l’inflazione e l’aumento del costo del denaro, per i commercianti non resta che la speranza di recuperare almeno gli investimenti fatti, che per noi del settore fashion durano 6 mesi. Perciò si cerca di portare a casa il massimo della marginalità».
Come detto, però, c’è un cauto ottimismo tra gli addetti ai lavori, «perché anche se, in termini assoluti, non possiamo dire di essere completamente fuori dal periodo di crisi che si è innescato negli anni precedenti - prosegue Pattaro - c’è un piccolo miglioramento dell’inflazione e quindi un abbassamento dei prezzi». A incidere positivamente, inoltre, potrebbe essere la tendenza registrata negli ultimi tempi di un aumento dell’acquisto in negozio a scapito di quelli online, specie per alcune categorie merceologiche come abbigliamento, calzature, borse e accessori di moda. «Secondo i nostri dati - evidenzia Ceccato - tre quarti dei cittadini approfitterà dei saldi per fare acquisti nei negozi, con più garanzie, rassicurazioni e tutele. Per la nostra rilevazione i negozi battono l’online per l’83%». Infine, riguardo a Rovigo e provincia, il 2024 sarà un anno «con prospettive positive - annuncia Ceccato - perché incideranno vari fattori legati a bandi regionali, finanziamenti Gal e promozione territoriale».

Ultimo aggiornamento: 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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