Saldi, si parte venerdì 5 gennaio: ogni padovano spenderà 145 euro

Mercoledì 3 Gennaio 2024 di Serena De Salvador
Saldi, si parte venerdì 5 gennaio: ogni padovano spenderà 145 euro

PADOVA - Dopodomani, 5 gennaio 2024, anche a Padova scatterà il via alle svendite invernali. Una data attesa sia dai commercianti, che sperano in un periodo di buoni affari prima di dare spazio alle nuove collezioni, sia dalle famiglie che potranno accaparrarsi i prodotti dell’inverno a prezzi ribassati. In Veneto dureranno fino al 28 febbraio e come di consueto a fare la parte del leone saranno abbigliamento e calzature, ma non mancheranno gli sconti anche in tanti negozi di oggettistica e casalinghi.
Secondo le associazioni di categoria le prospettive sono positive: Ascom Confcommercio Padova stima un aumento delle vendite del 7% rispetto ai saldi invernali dell’anno scorso, con una spesa media di 145 euro a persona.

E le svendite si auspica che avranno una ricaduta positiva pure sui locali, attirando nel capoluogo e nei principali centri della provincia un buon numero di clienti.


I FATTORI
Alquanto dibattuta è stata quest’anno, a livello nazionale, la data d’inizio dei saldi. Ascom Padova auspicava uno spostamento in avanti, ma alla fine ci si è assestati sul 5 gennaio in tutta Italia, fatta eccezione per la Valle d’Aosta dove si parte oggi. «I saldi? È venuto il momento di riportarli a fine stagione – aveva proposto Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Ascom Padova a fine ottobre, ipotizzando la data del 27 gennaio –. Il mercato è cambiato, così come sono cambiate le esigenze e le abitudini della clientela che acquista ormai al bisogno». Da lì la proposta inviata all’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato.
«Abbiamo attraversato un autunno particolarmente mite e le vendite non sono decollate – ha aggiunto ieri Capitanio –, spostare i saldi in avanti ci era sembrato logico. Ora si è scelto il 5, ma di sicuro andrà fatto un ragionamento sulle vendite promozionali e gli sconti anticipati delle catene che finiscono per danneggiare i negozi di vicinato».
Già, perché in Veneto (a differenza ad esempio del confinante Friuli), vige il divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi. Una norma che però, secondo Ascom, viene puntualmente disattesa. «Continuiamo a vedere offerte sia online che sui social, a volte anche direttamente sulle vetrine – ha aggiunto Capitanio –. Il fenomeno non è più controllabile, quindi a questo punto chiederemo la rimozione del divieto, ormai inutile. Anche perché le sanzioni le rischiano solo i piccoli negozi, mai le grandi catene che sono invece quelle che approfittano maggiormente».


LE PROSPETTIVE
Il via ai saldi aprirà a un fine settimana festivo che, con la concomitanza dell’Epifania, fa sperare in un buon giro d’affari. «Se il meteo resterà buono anche nelle prime giornate – ha specificato Capitanio – prevediamo un aumento del 7% rispetto allo scorso anno con una cifra pro capite di 145 euro e una spesa per famiglia di 310 euro, un po’ meglio delle medie nazionali. Saranno 260mila i nuclei familiari padovani (su 400mila famiglie totali) che si dedicheranno agli acquisti. Ci sarà un ampio assortimento, e mi sento di dire di più: il comparto moda ha contribuito in modo determinante al contenimento dell’inflazione, per cui i consumatori potranno trovare prodotti di qualità e prezzi molto convenienti».
Un chiaro invito viene poi dal presidente di Ascom Padova, Patrizio Bertin: «Prediligete i piccoli negozi di prossimità». Invito che deve però fare i conti con alcune criticità che, per quanto riguarda il capoluogo, Ascom sottolinea da tempo. «Siamo preoccupati dalle grosse difficoltà nell’accedere al centro storico visto lo sterminio di cantieri sulle strade» ha chiosato Bertin. «Purtroppo hanno pesato duramente sugli acquisti di Natale – ha fatto eco Capitanio – e non mancheranno di farlo anche con i saldi. Ci auguriamo che i clienti abbiano la pazienza di superare questo scoglio per beneficiare della vasta scelta offerta dai nostri negozi».


I PUBBLICI ESERCIZI
A confidare in un buon periodo di saldi è anche l’Associazione provinciale pubblici esercizi (Appe). Bar e ristoranti non applicano le svendite, ma possono averne un ottimo riverbero grazie alla presenza di clienti che raggiungono Padova e le principali cittadine. «I locali saranno aperti e pronti ad accogliere chi fa compere per una pausa caffè, un pranzo o un aperitivo dopo lo shopping – ha spiegato il segretario Filippo Segato –. Speriamo nel bel tempo, specie per l’Epifania, così la gente sarà invogliata a venire in città e nei paesi anziché nei centri commerciali. I saldi sono ormai un appuntamento storico e irrinunciabile».
 

Ultimo aggiornamento: 12:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci