Centrale Enel: demolizioni al via entro l'anno per realizzare la Delta Farm

Martedì 31 Agosto 2021 di Anna Nani
La centrale termoelettrica di Polesine Camerini in provincia di Rovigo

PORTO TOLLE - Entro fine anno l’inizio delle demolizioni e entro la prossima amministrazione l’inaugurazione? Sono questi i tempi di realizzazione del progetto Delta Farm cui auspica il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli per la rinascita dell’ex Centrale Enel di Polesine Camerini, da sito industriale ad avveniristico villaggio turistico.

Non un semplice villaggio vacanze, ma una struttura ricettiva da migliaia di persone, e centinaia posti di lavoro, che dovrebbe costruire Human Company, colosso del turismo all’aria aperta, al posto di quel che era la centrale più grande d’Italia. 

Di essa dovrebbe rimanere soltanto la ciminiera da 250 metri di altezza, simbolo ed emblema di un impianto che ha fatto la storia di questo territorio: nel bene, creando tanti posti di lavoro, nel male, per le note vicissitudini ambientali. «Stiamo ancora aspettando il progetto definitivo, intanto l’azienda un paio di mesi fa ha presentato al Comune la Scia per iniziare la demolizione e nel frattempo si sta interfacciando con i vari enti coinvolti in via parallela dal Genio civile ad Aipo – conferma il sindaco Pizzoli -. Speriamo che arrivi in un tempo breve così che entro il 2021 possano iniziare le demolizioni». Sulla carta si tratterebbe di tre anni di lavoro, da cui poi ripartire per costruire il vero e proprio villaggio: «Ho detto, anche quando ero in opposizione, che realizzare il tutto in tempi brevi sarebbe stata utopia considerati i tre passaggi fondamentali prima della costruzione effettiva: la variante urbanistica, la demolizione e la bonifica. Una volta fatto questo, e preparato il terreno, il posizionamento delle casette è veloce». 
 

IL CRONOPROGRAMMA

L’azienda toscana, riporta il sindaco, si avvale del supporto tecnico di un’Associazione temporanea di imprese (Ati) specializzata in demolizioni: «Stanno sentendo anche le nostre aziende locali con questa competenza, se sono interessate a partecipare. È una questione privata nella quale non possiamo intervenire. Proseguono intanto anche gli incontri per la bonifica della zona. Di sicuro è nostro interesse tutelare il territorio, per cui saremo vigili su quanto stanno facendo. Per il progetto di valorizzazione dell’area è fondamentale la bonifica, è stato fatto un piano che è al vaglio di Arpav - puntualizza Pizzoli -. Si può portare avanti tutto in maniera parallela, ma al momento manca un progetto definitivo. Il tutto dovrebbe svolgersi in un tempo adeguato che permetta di veder creati dei posti di lavoro, facendoci crescere turisticamente».

Il sindaco non vuole sbilanciarsi sui tempi: «Non posso dare una data precisa. Mi auguro di veder le demolizioni in questi ultimi due anni di mandato, sicuramente con il prossimo sindaco si potrà vedere il villaggio realizzato». 
Delta Farm è un progetto che, nel 2018, è stato presentato da Enel come il vincitore del bando Futur-e (l’iniziativa con cui l’azienda elettrica voleva ridare vita a 23 centrali termoelettriche dismesse), questo accadeva a fine del mandato Bellan. Il nuovo sindaco Pizzoli presenziò il 28 giugno dell’anno dopo alla presentazione ufficiale e alla firma del preliminare di vendita tra i due colossi a Palazzo Balbi davanti al presidente della Regione, Luca Zaia. Un’iniziativa imprenditoriale in cui spera molto il settore turistico del Delta con il suo investimento da 60 milioni che dovrebbe portare un’occupazione di almeno 400 persone. Il villaggio, da progetto, dovrebbe occupare una superficie di 110 dei 300 ettari dell’ex centrale; 20 ettari dovrebbero rimanere area boschiva, con all’interno pure un polo sportivo multifunzionale, un’area per gli sport acquatici e spazi dedicati al benessere.
 

Ultimo aggiornamento: 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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