In Casa Albergo il contagio dilaga, 29 casi positivi in 10 giorni

Giovedì 26 Novembre 2020 di Ilaria Bellucco
LENDINARA Il contagio alla Casa Albergo ha fatto registrare un picco inaspettata

ROVIGO Sono ventinove gli anziani e sette gli operatori contagiati nella Casa Albergo per anziani di Lendinara, che affronta il primo focolaio di Covid-19 al suo interno con sforzi straordinari e tamponi a tappeto a giorni alterni, per cercare di delimitare il contagio. Com’era purtroppo prevedibile per via delle caratteristiche del virus, il numero delle persone risultate positive all’esame del tampone è salito nel giro di pochi giorni dal primo caso rilevato nella struttura.
LA PRESIDENTE
«Casa albergo in questa pandemia è stata un’isola felice fino al 17 novembre, ovvero fino a quando, in seguito al contagio di un’operatrice, i contagi conseguenti si sono evoluti in modo importante», spiega la presidente della struttura Tosca Sambinello, che ha diffuso un videomessaggio insieme al sindaco di Lendinara Luigi Viaro per dare ragguagli ai familiari degli ospiti, che vivono momenti di apprensione. Dalla positività di un’operatrice è quindi scaturito il focolaio nel soggiorno Iris, in cui risiede gran parte degli anziani contagiati, che ha poi coinvolto gli adiacenti nuclei Mimosa e Tulipano con cui il primo nucleo condivide alcuni locali e servizi. Una seconda situazione più contenuta riguarda invece il soggiorno Viola, collocato in un altro piano della struttura, e sarebbe forse rimasta latente se non fossero stati effettuati nuovi test a tappeto in seguito ai casi degli altri nuclei.
ASINTOMATICI
«Gli anziani risultati positivi stanno bene, sono tutti asintomatici – assicura Sambinello - Capisco e comprendo molto bene la preoccupazione dei familiari, cerchiamo di mantenere la calma in questo periodo. Dateci un po’ di tempo per capire come evolve la situazione: stiamo cercando di stabilizzarla». È una situazione d’emergenza in cui si naviga a vista applicando in modo stringente le indicazioni date dall’Ulss 5 per far sì, innanzitutto, che il numero degli anziani contagiati non salga ulteriormente.
NUCLEO COVID
Il direttore Vittorio Boschetti spiega che, d’accordo con l’Ulss 5, nei soggiorni Iris e Viola è stato creato un unico nucleo Covid in cui si trovano tutti i casi positivi accertati per garantire l’isolamento delle persone contagiate. «Poi c’è un nucleo per chi ha avuto contatti stretti coi primi e poi, via via, cerchiamo di isolare per compartimenti stagni tutte le persone interessate – dice – I numeri delle persone positive si evolvono velocemente anche perché stiamo conducendo campagne di screening molto approfondite. Oltre ai tamponi rapidi, che effettuiamo ogni 48 ore, stiamo utilizzando anche tamponi molecolari per cercare di giocare d’anticipo, per quanto possibile. I molecolari, infatti, consentono di rilevare la presenza del virus anche nei casi in cui non verrebbe ancora rilevato da un tampone antigenico rapido per una questione di sensibilità».
CORSA CONTRO IL TEMPO
Individuare le nuove positività quanto prima consente di isolare subito e circoscrivere il focolaio, perché il tempismo può essere un elemento molto importante. Gli anziani contagiati, fanno sapere dalla direzione, stanno abbastanza bene, ma certamente si parla di persone anziane, fragili, con diverse patologie. Negli altri nuclei, non interessati dal problema, la vita quotidiana prosegue con le attività, seppur più contenute di prima, coordinate da animatori e psicologi. Oltre a rassicurare i familiari sulla situazione e su tutto ciò che si sta facendo per contenere e affrontare l’emergenza, Sambinello e Boschetti chiedono alle famiglie di avere pazienza per le restrizioni attuate su indicazione dell’Ulss 5 per ridurre i rischi. Oltre all’ovvio blocco delle visite che si protrae, non si possono portare cibi o oggetti agli ospiti.
STOP VIDEOCHIAMATE
«Le videochiamate tra familiari e ospiti sono sospese solo nei nuclei con casi di Covid-19, negli altri si prosegue attuando la disinfezione del tablet o utilizzando sacchetti monouso per proteggerlo – informa Boschetti – Comprendiamo il disagio e la preoccupazione dei familiari per i loro cari in Casa Albergo e vogliamo dar loro supporto: contattando il numero 0425641015 dalle 11 alle 14 e scegliendo gli interni 139 o 193 possono parlare con le nostre psicologhe e le assistenti sociali».
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Ultimo aggiornamento: 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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