BAGNOLO DI PO (ROVIGO) - «La comunicazione? Per me comincia a tavola». Il sindaco Amor Zeri rivela una delle sue mosse preferite: stare ai fornelli.
Il "sindaco-cuoco", così ama definirsi, ad ogni occasione pubblica veste volentieri i panni dello "chef": d'altro canto quello con la cucina è un rapporto di vecchia data, partito negli anni Ottanta dalla mensa dell'allora ospedale di Lendinara dove venne assunto: «Mi piace, ai fornelli trovo la mia dimensione e devo dire che mi riesce bene, cucinare per cento, duecento, a volte trecento persone non è semplice, servono occhio, ritmo, coordinazione. E soprattutto buoni assistenti, ma nel mio caso in paese i tanti volontari mi supportano più che adeguatamente. Come cucino? Nessuno si è mai lamentato».
E così dalla fiera di San Gottardo alla festa sotto le stelle al parco Vallalta, passando per la cena scout con il gruppo Agesci Canda1, il pranzo del Ringraziamento e la cena Avis, senza contare le tante altre occasioni come il pranzo della Protezione Civile Intercomunale Castelguglielmo-Canda-Bagnolo di Po e i momenti conviviali in sala polivalente di Runzi; il primo cittadino, riposta fascia e appunti per l'intervento di rito, è sempre lì, in cucina. «Il piatto che mi riesce meglio è il risotto, specie al tastasale o alla zucca, ma anche con i galletti non me la cavo male, provate a chiedere in giro L'importante, vale in cucina come nella politica, che si tratti di piatti genuini e senza troppi fronzoli, la gente ormai cerca anzi vuole semplicità».