"Iqt", l'idea di due amici diventa un colosso nell'innovazione digitale e fattura 14 milioni di euro

Mercoledì 2 Marzo 2022 di Nicoletta Canazza
La Iqt di Rovigo

ROVIGO - Sette sedi operative in Italia, 320 dipendenti, un fatturato di 14 milioni (dato 2020) e una crescita stimata del 25 per cento. Sono i numeri di Iqt, acronimo di Ingegneria Qualità Territorio, che ha a Rovigo, in area Tosi, la sede principale. Nata come azienda specializzata in soluzioni innovative per le reti di telecomunicazione, Iqt ha via via aggiunto al core business la riqualificazione del patrimonio immobiliare per grossi gruppi di investimento come le multiutility oltre a una unità specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni per il ciclo integrato dell’acqua, l’idraulica fluviale e i dissesti idrogeologici. Nel futuro c’è una Academy sviluppata con l’Università per formare le figure professionali che il mercato richiederà in funzione della riconversione energetica.

L’INIZIATIVA

Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio. «Tutto comincia nel 1995 - racconta Alessandro Gasparetto, presidente del consiglio di amministrazione di Iqt - quando con Sergio Sturaro demmo vita a quella che oggi si definirebbe una start up. Freschi di laurea, iniziammo a lavorare per Telecom, che stava allora sviluppando la rete per la telefonia mobile e richiedeva rilievi sul territorio per posizionare gli impianti. Il settore era in pieno sviluppo e il volume di lavoro aumentò velocemente. Nel ‘98 entrò così un altro socio e nel 2011 la compagine sociale si allargò ulteriormente. Nel frattempo la società si è consolidata trasformandosi, nel 2015, da srl in spa e oggi siamo tra le prime 200 realtà di ingegneria internazionali e al 35° posto in Italia».

ATTIVI IN INDIA

Una crescita costante, con la recente apertura anche di una sede in India, e che ha attirato l’attenzione dei fondi di investimento. «Siamo diventati appetibili - conferma Gasparetto - soprattutto in vista degli investimenti che il Pnrr attiverà a livello nazionale e dove la nostra società è chiamata a svolgere un ruolo importante». 
La pandemia ha aumentato infatti le opportunità per realtà come Iqt chiamate a gestire tutte le problematiche connesse al passaggio in smart working. «Ci ha giovato senz’altro la vicinanza tra l’hard core societario e lo sviluppo di situazioni legate o connesse con le reti tecnologiche. Siamo condannati a crescere ulteriormente. Il mercato richiede grandi aziende strutturate per sostenere la transizione digitale ed energetiche. Un impegno non da poco che richiederà grandi capitali e finanza alternativa al credito bancario».
Iqt si presenta all’appuntamento con un’offerta diversificata: dalla progettazione alle piattaforme per la gestione digitale, dal digital twin alla gestione del ciclo di vita delle strutture, passando per la riqualificazione dei grandi patrimoni immobiliari e la gestione delle criticità idrogeologiche. Tra i suoi clienti c’è, ad esempio, Poste Italiane, impegnata nella riqualificazione di tutti i suoi sportelli, ma anche diverse importanti multiutility: le uniche attualmente con capacità di intervento e possibilità di investire. 

UNIVERSITÀ E FINANZA

«Siamo nel progetto Elite di Borsa Italia per le società ad alto potenziale - spiega Gasparetto - e con l’università di Ferrara abbiamo appena siglato un accordo per condurre studi sulle torri di telefonia mobile». Il rapporto con il mondo accademico e il mondo della finanza sarà sempre più stretto perché, afferma Gasparetto, «se si mettono in piedi progetti credibili e strutturati con un ritorno d’investimento, i fondi arrivano». Quindi il rapporto con l’università mira a sviluppare progetti di Ricerca & Sviluppo in grado di attirare risorse, anche attraverso l’istituzione di una vera e propria Academy per la formazione di alto livello. Già oggi in Iqt l’età media dei dipendenti è di 37 anni - per la gran parte ingegneri, architetti, geometri e tecnici, divisi tra i vari spin off della società: UTframe, Hederalab,SlideEngineering. «Grazie al nostro team e a un’importante rete di collaboratori su tutto il territorio nazionale, siamo in grado di offrire al cliente un servizio completo e multidisciplinare, seguendolo per tutto il ciclo vita dell’opera infrastrutturale». 
 

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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