Il mercato dell'auto continua a essere in sofferenza e l'usato vende più del nuovo

Lunedì 11 Marzo 2024 di Francesco Campi
Il mercato dell'auto in Polesine guarda soprattutto all'usato

ROVIGO - In Polesine continua a correre l'usato, mentre rimane con i giri al minimo il mercato del nuovo, con numeri ancora lontanissimi da quelli pre-pandemici e con un rapporto delle vendite fra nuovo e usato che è quasi di uno a tre. La tendenza è comune a tutta la penisola, come emerge dall'analisi mensile del mercato automobilistico “Auto-Trend”, realizzata dall’Aci, che nota come a febbraio «i passaggi di proprietà delle autovetture al netto delle minivolture, i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale, hanno registrato un incremento del 15,6% rispetto al mese di febbraio 2023 (+10,1% in termini di media giornaliera), confermando ancora una volta come il mercato dell’usato continui ad attrarre maggiori consensi rispetto al mercato del nuovo: per ogni 100 autovetture nuove a febbraio ne sono state vendute 185 di seconda mano, che salgono complessivamente a 193 nel primo bimestre dell’anno».

IL QUADRO PROVINCIALE
Tuttavia, il rapporto fra auto nuove e auto usate in Polesine a febbraio è stato decisamente più alto, perché per 100 auto immatricolate si contano ben 283 usate passate di mano.

Praticamente il triplo. Il dato di febbraio del mercato automobilistico provinciale, infatti, vede 393 nuove immatricolazioni, 1.111 passaggi di proprietà al netto delle minivolture e 451 rottamazioni. Lo scorso anno febbraio aveva fatto registrare 344 immatricolazioni, 890 passaggi di proprietà e 388 rottamazioni. Dunque, pur considerando che quest'anno febbraio ha avuto un giorno in più, le rottamazioni sono aumentate del 16,6% mentre l'acquisto di auto usate di ben il 25%, valore la cui portata si capisce considerando che la crescita media regionale è stata del 20,1% e che solo Verona con 25,1% ha accelerato di più sull'usato in Veneto, mentre la media nazionale di appena il 15,6%. Probabilmente in questa crescita ha inciso anche lo stallo degli statali, che partiranno, pare, solo il prossimo mese dopo che il nuovo piano con i più ricchi contributi era stato annunciato a dicembre dal ministro delle Imprese Adolfo Urso. Ancora il decreto non è stato approvato né pubblicato e questo può indubbiamente aver frenato il mercato dell'usato.

NUMERI NEGATIVI
In ogni caso i numeri dello scorso febbraio sono lontanissimi da quelli del febbraio 2019, l'ultimo prima del deflagrare della pandemia, quando le prime iscrizioni in Polesine erano state ben 590 e 840 le radiazioni, con un valore tutto sommato analogo dell'usato, 1.135. Fra l'altro anche guardando a gennaio, le dinamiche sembrano essere del tutto simili, con 280 auto usate vendute ogni 100 nuove: le immatricolazioni sono state 388, mentre i passaggi di proprietà al netto delle minivolture sono stati 1.087. Rispetto al gennaio 2022, quando i passaggi di proprietà erano stati 810, si tratta di un aumento del 34,2%, decisamente più alto del 20,4% regionale e del 19,8% nazionale. Nel gennaio 2019, invece, le nuove immatricolazioni erano state 575 e 1.116 i passaggi di proprietà. Del resto, nel corso del 2023 in provincia di Rovigo ci sono state 4.166 immatricolazioni, un terzo esatto in meno del 2019, quando erano state ben 6.214 con 4.383 radiazioni, rispetto alle 7.746 del 2019,
Guardando ai dati nazionali, l’Aci sottolinea come nei primi due mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 i trasferimenti netti evidenziano aumenti del 14,1% per le autovetture, dell’11,4% per i motocicli e del 13,2% per tutti i veicoli. Nelle minivolture si confermano al primo posto le alimentazioni diesel, 49,7% di quota a febbraio, in calo rispetto all’analogo mese del 2023, quando era il 53%. L’incidenza delle alimentazioni ibride a benzina si colloca invece al 7,9%, superando ancora una volta quella del Gpl, al 7,5%. In aumento le minivolture di auto ibride a gasolio, +60,5%, anche se la quota sul totale resta al di sotto del 2%. Forte balzo a febbraio per le radiazioni, un +55,9% rispetto a febbraio del 2023, determinato in particolare dalle rottamazioni, +22,3%, dalle esportazioni, +29,3%, e da quasi 29mila radiazioni d’ufficio attivate dalla Regione Lombardia.

Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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