La città perde gli alberi tra troppo caldo e poca acqua

Mercoledì 23 Agosto 2023 di Elisa Barion
Gli alberi di Rovigo stanno morendo

ROVIGO -  È stata un’estate meno secca della precedente, ma il caldo e l’afa hanno messo a dura prova il verde pubblico. Tanto che Asm, municipalizzata responsabile della manutenzione del verde, è intervenuta in più occasioni per abbeverare alberi e piante nei periodi di maggiore necessità.

Tuttavia più di qualche albero, qualcuno più giovane, altri più anziani, non ce l’ha fatta. Spostandosi per la città li si può individuare distintamente. Alcuni si trovano lungo la pista ciclabile Baden Powell nei giardini dell’Adigetto, o lungo corso del Popolo, l’arteria del centro storico nella quale coesistono alberi di vecchia piantumazione e piante messe a dimora in tempi recenti, in sostituzione di altre a loro volta abbattute in occasione dei recenti lavori di sistemazione dei marciapiedi.

IL BOSCO CHE NON C’È
Altre ancora, invece, sono giovanissime. Hanno, cioè, poco più di tre anni e si trovano nell’area affacciata su via Lina Merlin e ricompresa nella zona residenziale che fa riferimento a via Baruchello. Area che è stata destinata alla creazione di un vero e proprio bosco urbano stretto tra le colorate villette a schiera da una parte, la bretella stradale dall’altra e delimitato a ovest dalla linea ferroviaria. Qui, nell’aprile del 2020, sono state messe a dimora oltre 600 piante, per la precisione 427 alberi di 7 differenti specie e 184 arbusti di quattro specie, frutto di un accordo tra il Comune e Arbolia, società benefit di Snam e Fondazione Cassa depositi e prestiti votata alla forestazione anche in ambito urbano. Passando da quelle parti, però, si nota facilmente come diverse piante siano ormai rinsecchite e spoglie. Non ce l’hanno fatta, evidentemente. Le loro radici non hanno attecchito. Oppure non sono state adeguatamente curate. Anche se una quota di perdite, nei casi di messa a dimora di un numero così consistente di piante, è fisiologica. A voler limitare il tour a queste tre zone, tralasciando altre aree del territorio comunale ricche di verde cui dare un’occhiata, la domanda sorge spontanea: un gran numero di alberi morti non sarà pericoloso?
La risposta è no e il motivo lo spiega il presidente di Asm, Giuseppe Traniello Gradassi, in mancanza dell’assessore all’Ambiente Dina Merlo, attualmente fuori città che però precisa come la manutenzione del verde non sia un referato di sua competenza. «In corso del Popolo - afferma Traniello Gradassi - ci sono degli alberi di vecchia piantumazione che hanno dei problemi. Sono alberi che tutto sommato non sono neanche poi così vecchi, ma lì c’è stato un problema di posa, legato anche ai lavori che sono stati fatti e abbiamo in previsione di sostituirli. Tra le piantumazioni recenti, invece, non mi risulta ci siano casi critici. Asm durante questa estate, benché non sia stata secca come quella dello scorso anno, è intervenuta a dare l’acqua a tutte, come del resto abbiamo fatto in tanti altri punti della città. Possiamo dire che il periodo critico è stato superato brillantemente».


Diverso, invece, è il discorso per il verde che costeggia la ciclabile dell’Adigetto. «Qui tra abbattimenti già eseguiti e altri in programma - puntualizza il presidente di Asm - verranno rimossi circa 70 alberi, di cui 10 sono risultati morti lo scorso anno e una sessantina quest’anno. Prima di abbatterli, però, è necessario fare le verifiche del caso. A ogni modo, quelli risultati pericolosi li abbiamo già tagliati tutti e verranno tutti ripiantumati al momento opportuno. Magari non nello stesso posto, per non creare una eccessiva densità, ma il numero viene assolutamente garantito».
Elisa Barion

Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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