Rifiuti, caccia agli evasori della Tari ad Adria

Lunedì 4 Aprile 2022 di Guido Fraccon
Rifiuti, caccia agli evasori della Tari ad Adria

ADRIA (ROVIGO) - Palazzo Tassoni dichiara guerra agli evasori Tari. È caccia ai furbetti della tassa rifiuti. Gli uffici finanziari hanno approvato i ruoli coattivi Tari 2016 e 2017. Si apre la caccia a circa 566mila euro. A tanto ammonta la presunta evasione Tari dei contribuenti adriesi riferita alle sole annualità 2016 e 2017.

Il Comune di Adria, infatti, ha affidato all'Agenzia delle Entrate - Riscossioni le minute di ruolo Tari, formate sulla base del mancato pagamento degli avvisi di accertamento relativi a queste annualità. Per il 2016 si parla di un importo complessivo di 271,679 euro. L'importo del 2017 è invece di 294,316 euro.


MANCATI INTROITI

Entrambi i conteggi sono comprensivi anche del Tributo provinciale, delle sanzioni, degli interessi e delle spese di notifica. Per il 2016 la Tari evasa è di 191.244 euro, il tributo provinciale di 9.599 euro e la restante parte di 70.876 euro. Lo stesso dicasi per il 2017 con la Tari pari a 207.259 euro, il tributo provinciale a 10.358 euro e sanzioni e altro pari a 76.699 euro. La sacca di evasione della Tari in città, negli ultimi anni, complice la difficile situazione economica, aggravata ora dal Covid, si aggira mediamente sui 500mila euro. Un dato in calo comunque rispetto alle annualità 2014 e 2015 quando la cifra ammontava complessivamente a 900mila euro.
Secondo gli ultimi dati ufficiali, i mancati pagamenti per il 2016, prima di arrivare ai ruoli coattivi erano pari a 432.721,36 euro, cosi suddivisi: 406.031,20 euro di Tari, 20.420,36 euro di tributo provinciale e 6.269,80 di spese di notifica. Per il 2017 invece la somma da recuperare era di 465.734,72 euro: 435.969,95 euro di Tari, 23.453,57 euro di tributo provinciale e 6.311,20 di spese di notifica. In sintesi dai primi avvisi bonari ai ruoli coattivi, poco meno della metà dei contribuenti, ha regolarizzato la sua pozione. La media degli accertamenti annui è invece pari a 1.300 e riguardano sia omessi che parziali versamenti.
PROGETTO DI RECUPEROIl Comune di Adria da alcuni anni sta portando a termine un progetto di recupero della tassa in questione. Il progetto è iniziato nella seconda metà del 2018. Nonostante la normativa vigente consenta all'amministrazione comunale di notificare gli avvisi di accertamento Tari entro il quinto anno successivo a quello in cui il versamento doveva essere effettuato, Adria ha deciso di accorciare i tempi tra l'annualità non pagata e la data di notifica dell'accertamento. Prova ne sia che negli ultimi piani finanziario Tari sono previste spese di circa 40mila euro per far fronte a tale attività. L'attività strumentale di recupero degli insoluti è stata affidata ad As2. La struttura gestionale dell'Ufficio Tributi di palazzo Tassoni, infatti, non sarebbe in grado di seguire, per numero di addetti e carico di lavoro, lo svolgimento di tutti gli adempimenti connessi alla gestione diretta di questa attività di recupero. Da qui il ricorso ad un supporto esternalizzato. Negli ultimi anni, gli avvisi di accertamento in materia si sono quasi triplicati passando dai 393 del 2012 agli oltre 700 circa degli ultimi anni. E' vero anche però aumentato anche il numero dei contribuenti.
 

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