ADRIA - Il manto è in condizioni pietose, sconnesso in più punti tanto che quando piove si creano larghe pozzanghere. Lungo il percorso cresce rigogliosa l'erba. Mentre si progettano nuove ciclabili, come l'Adria-Valliera, che correrà parallelo alla strada regionale 443 Adria Rovigo, e che farà il paio, grazie alle compensazioni ambientali legate al progetto di parco fotovoltatico nel sito dismesso dell'ex Adriatica con il completamento, fino ad Adria e a Baricetta, dell'altro percorso in terra battuta che riguarderà sempre Valliera, lungo l'asse del Canalbianco, la comunità di Bottrighe è alle prese con le condizioni pietose in cui versa la ciclabile che collega il villaggio San Francesco e il centro della comunità rivierasca.
RESIDENTI ESASPERATI
«Prima di costruire nuovi percorsi ciclopedonali - commenta un gruppo di residenti - forse la politica dovrebbe pensare a mettere in sicurezza le ciclabili esistenti e non pensare a operazioni irrealizzabili.
Nel denunciare una situazione che si protrae da anni, i residenti, mostrando il volantino del Comitato frazionale di Bottrighe, sembrano puntare il dito contro la lista civica Ora Cambia, i cui leader, Alberto Bergo, è oggi presidente del Comitato di frazione. Nel documento balza all'occhio la presenza dell'antico stemma del Comune di Bottrighe, soppresso in epoca fascista, al posto di quello di Adria, segno che le spinte autonomiste di Bergo covano ancora. Più che proposte, che è il compito secondo statuto di comitati, fortemente voluti dall'amministrazione Barbierato, Bergo ha stilato un vero e proprio programma elettorale, peraltro in alcuni punti difficilmente realizzabile, in vista delle amministrative del 2023.
Nel documento propone l'istituzione di un municipio a Bottrighe secondo la legge regionale 24 dicembre 1992. Tra le richieste, la riapertura delle scuole medie, chiuse da decenni, la riqualificazione di piazza Libertà, operazione portata a compimento solo sei anni fa dalla giunta Barbujani Ter, il potenziamento del personale dell'Ufficio Postale e la presenza, costante, di un agente di Polizia Locale a Bottrighe. Tra le novità la progettazione anche di un porto sul Po in località Squero e il ritorno all'antica toponomastica in particolare dei cartelli Curicchi e Valdinferno. Quest'ultima via, ora denominata via Del Veneto, fu frutto di una decisione della giunta Barbujani Due.