Veneto, crollo iscrizioni ai licei. Istituti tecnici e professionali, un boom

Martedì 13 Febbraio 2024
Veneto, crollo iscrizioni ai licei. Istituti tecnici e professionali, un boom

VENEZIA - Crolla l’interesse per i licei in Veneto. È l’elemento che spicca, fra i primi dati delle iscrizioni scolastiche per l’anno 2024-25, disponibili sul sito del ministero dell’Istruzione.

I numeri sono stati evidenziati ieri dall’Ufficio scolastico regionale, attraverso un’elaborazione sulle cifre registrate entro le 20 di sabato scorso, termine ultimo per la formalizzazione delle scelte per la scuola superiore da parte degli alunni che attualmente stanno frequentando la terza media.


LA PANORAMICA
La sede diretta da Marco Bussetti ha effettuato una ricognizione generale della situazione. Per quanto riguarda la scuola primaria, oltre la metà delle famiglie in Veneto ha optato per il tempo pieno: il 51% ha chiesto infatti di poter avere l’orario lungo a 40 ore. Nella secondaria di primo grado, i genitori hanno preferito invece a larga maggioranza e cioè al 92,5% l’orario ordinario, fissato a 30 ore settimanali. Nella scuola secondaria di secondo grado, il 45,9% ha scelto un liceo, dato in calo dello 0,9% rispetto all’anno 2023-24. A crescere sono gli istituti tecnici, selezionati dal 39,3% (+0,5% in confronto all’annata precedente), e le scuole professionali, preferite dal 14,8% (+0,4%). «Rispetto alle altre regioni italiane – osserva l’Ufficio scolastico regionale – il Veneto ha meno iscritti ai licei: assieme all’Emilia Romagna ha la percentuale più alta di iscritti ai tecnici e ai professionali».


IL DETTAGLIO
Se questa è la panoramica, è poi possibile scendere nel dettaglio. Il liceo classico, in raffronto all’anno scolastico 2023-24, cala dello 0,42%. Ma è in flessione pure l’artistico, aumenta lievemente il linguistico, stabile è lo scientifico (anche se cala di poco l’opzione scienze applicate). Crescono leggermente lo sportivo, l’indirizzo scienze umane e quello di scienze umane con opzione economico-sociale. Si allarga di quasi un punto l’adesione al settore economico degli istituti tecnici. Stabili nel complesso risultano i diversi indirizzi degli istituti professionali.


IN ITALIA
A livello nazionale i licei continuano a essere scelti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti: il 55,63%. Ma è polemica sul liceo Made in Italy e sul “4+2”, con la Flc Cgil che parla di «bocciatura della riforma della scuola secondaria da parte delle famiglie italiane»: «I dati delle iscrizioni comunicati dal ministero sono inequivocabili: 1.669 studenti iscritti alla filiera tecnico professionale 4+2 e 375 al Liceo made in Italy. Nonostante l’ostentata soddisfazione del ministro, non aver cercato una reale condivisione con chi la scuola la vive è stato un errore e il fallimento delle iscrizioni lo dimostra. A questo punto il Governo si fermi, non si fanno le riforme contro il personale e contro gli studenti».
A mantenere un trend in crescita rispetto allo scorso anno scolastico sono gli istituti tecnici e i professionali: i primi passano dal 30,9% al 31,66%, i secondi dal 12,1% al 12,72%. Non tutte le scuole superiori però evidenziano un incremento. I licei, infatti, pur essendo in testa perdono iscritti e fanno registrare un leggero calo rispetto al 2023-24: l’1,47% in meno. Lo scorso anno erano il 57,10%. A sceglierli sono specialmente le studentesse e gli studenti nelle regioni del Centro e del Sud Italia.

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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